Incredibilmente non avevo mai visto Otto e mezzo di Fellini.
Per fortuna ho visto che era presente nella cineteca di Rai Play. Ne avevo colto due o tre scene l’altra sera, cambiando i programmi sulla TV, ed ero letteralmente restata incantata.
Incantata dal bianco e nero. Incantata dall’atmosfera surreale onirica estetica. Incantata dal disordine narrativo. Incantata dalla bravura di Mastroianni e dalla scenografia.
Così ho deciso di cercarlo e, finalmente, vederlo. Vi ho trovato la matrice di tutti i registi che amo: Hitchcock, Bergman, Sorrentino… tanto per citarne alcuni.
La giovinezza – Youth di Sorrentino. Era già lì. Addirittura scene quasi identiche per atmosfera nell’albergo delle cure termali. Quelle donne nel piano sequenza come icone o statue. E quelle scene in bianco e nero con l’orologio e il carro che perde la bara… di Bergman nel film “Il posto delle fragole” così simile per evocazione alla sequenza in Otto e mezzo col padre che entra nella fossa al cimitero.
E il richiamo estetico di Fellini verso la luce di Caravaggio e le composizioni artistiche di molte opere classiche… fino al Surrealismo di Magritte e all’ iper-realismo di Hopper.
L’ho guardato incantata. Rapita. Meraviglioso film che racconta la vita in modo apparentemente così frammentato e sfrangiato eppure in modo così potente. Una continua autoanalisi con incursioni nel subconscio nella notte nell’immaginifico.
Un film capolavoro. Imperdibile. Felice di averlo trovato.
Stasera a Otto e mezzo: Paolo Giordano dice che il sesso è il grande assente in questo periodo pandemico.
La stessa cosa che avevo notato io. Si parla di lavoro, logicamente di sanità e salute, di isolamento e distanziamento sociale, di anziani bambini e giovani, di cucina e giardinaggio… e di mille altri temi. Mai sentito parlare di sesso. Di cosa è cambiato in questo periodo di forte stress.
Vediamo cosa si dice in questa trasmissione che rimane, a mio parere, la più seria.
Presente: Alessandra Moretti del PD. Ricade sulle donne la chiusura delle scuole.
Paolo Giordano: la parola congiunti è stata un po’ goffa. La visione del mondo un po’ normativa. La fase 2 sarà basata sulla responsabilità individuale. Lo stato non deve imporre gerarchie implicite sullo stato degli affetti.
Maria Giovanna Luini: c’è stato il tentativo necessario che si chiamino congiunti che era un modo di dire state attenti…
Alla fine vedremo forse più divorzi. La paura riguarda tantissimi. Il mio osservatorio è un po’ problematico sulle relazioni.
Scanzi: il mio rapporto sta andando molto bene. La mia compagna è stata a casa mia, abbiamo cominciato a convivere ed è andata molto bene.
Moretti: la chiusura ha portato una convivenza forzata non sempre facile perché non siamo più abituati a stare molto tempo insieme. Tema della violenza domestica: c’è una recrudescenza durante la pandemia.
Luini: la mia attività è in gran parte in ambito oncologico. Rilascio certificati perché ritengo che le relazioni siano molto importanti e sono parte importante della nostra salute quando siamo in terapia. Può essere una buona idea far vedere persone che hanno un ruolo nella nostra vita. Le donne si trovano in situazioni di violenza psicologica e fisica e si trovano a lavorare in casa.
Giordano: dividiamo il lavoro in coppia in modo equo. Credo di essere distante dalla parità assoluta. Me ne ha parlato la mia compagna. Ho molto pensato. Le donne pagano un prezzo più grande anche in termini di regressione.
Gruber: prima di parlare di sesso che è importante quanto mettere le cose nella lavatrice o passare l’aspirapolvere…
Giordano: tutti gli aspetti psicologici sono stati relegati al fondo… in realtà ci sono molti aspetti sociali che contano: le ansie per il presente e per il futuro entrano nei letti delle persone. Cerchiamo di parlare anche di questo.
Luini: tra le lenzuola finisce un po’ tutto. Non esiste il nostro spazio segreto l’erotismo ha una flessione. C’è la convivenza forzata diminuisce il desiderio.
Moretti: se uno ama ama anche con la chiusura. La mia paura è la ricaduta sulla stabilità affettiva e psicologica di questo periodo.
Scanzi: la chiusura totale non aiuta niente, nemmeno il sesso. Il sesso ha bisogno di grande serenità e gioia interiore. Le coppie che si vedevano meno ora trovano destabilizzante. Il sesso funziona se nella coppia funziona tutto.
Giordano: questo virus sta facendo una scansione anche della nostra vita familiare. L’aspetto della divisione dei pesi tra uomini e donne è un tema. Piano piano usciremo dopo tanto tempo congiunti speriamo che non abbia un effetto distruttivo.
Luini: Nella vita abbiamo sempre solo due scelte: o mi occupo solo di me o mi occupo anche degli altri. Mi chiudo o mi apro. Come psicoterapeuta mi accorgo che sta meglio chi si apre e si occupa anche degli altri.
Moretti: mi auguro un futuro di emancipazione per le donne.
Scanzi: ho imparato a rallentare. Questo è l’unico aspetto positivo. Spero di aver capito l’importanza di godere di ogni istante della vita. Anche dormire con la mia compagna.
Ecco. Scritto in diretta come facevo in altri tempi su un altro mio blog.
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