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Quaderni, blocchi

Chi scrive come me, con la passione per le penne stilografiche e la calligrafia, oltre a pubblicare nei blog o in case editrici più o meno affermate, avrà quaderni e blocchi pieni di parole. A me piacciono i miei blocchi perché sono come un forziere pieno di tesori. Quando apro trovo sempre sorprese. Questo che ho davanti mi ha rivelato pagine dedicate al TEMPO e all’IMPERMANENZA.

Non so neppure perché ho scritto, non so neppure se alcuni periodi sono miei o di altri. So che sono pagine che mi hanno fatto riflettere rileggendole.

Quindi riporto alcuni passi:

In questo tempo ciclico nulla può accadere che non sia già avvenuto. Il futuro si riaggancia con il passato nella perenne circolarità.

Il tempo ciclico è il tempo della natura; il tempo dell’uomo è un tempo illusoriamente progettuale di quello che i greci chiamavano KAIROS.

“Il recente passato conferisce al presente le condizioni per operare sull’immediato futuro”.

S. NATOLI

Quando ci si pensa dei non si avverte più il senso ultimo del nostro limite. Ci si attacca alle cose, ai possessi, ai beni come se fossimo immortali. Ogni minuscolo frammento diventa un masso insopportabile, perché dimentichi del fluire.