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Naturalmente

Erbe selvatiche

Alcuni anni fa, l’asparagina mi veniva donata ogni anno a primavera da un amico ragazzo. Era un gesto talmente semplice e bello. È uno dei pochi che ha conosciuto chi sono io, al di là del nickname. Il nostro incontro è stato davvero magico ai piedi del Monte Amiata. Ci sono persone con cui si crea un legame indissolubile, al di là del tempo e dello spazio.

Ieri un uomo anziano è salito nelle zone umide boschive per prendermi l’asparago selvatico che nasce qui. L’ho seguito per imparare la pianta.

Dopo una accurata pulizia è finito in pentola per una veloce bollitura. Ieri sera l’ho gustato con uova e una spolverata di pecorino. Davvero buono e amaro.

L’uomo mi ha fatto conoscere un’altra erba selvatica che cresce anche nel mio giardino: l’acetosella, una specie di spinacio. E mi porterà a prendere il crescione.

Mi piace conoscere le erbe selvatiche. Qui crescono in una natura ancora intatta. Insieme al raccolto del mio orto costituiranno la mia quotidiana dieta. Se possibile, infatti, preferisco nutrirmi di verdura che di carne.

Sto anche raccogliendo erbe e fiori per fare un erbario. Giacciono in un grosso librone per seccare. Con l’aiuto di un’applicazione ben fatta, Pl@ntNet, imparo i loro nomi che scriverò quando li posizionerò su un foglio di carta paglia con l’etichetta scritta a mano.