Categoria: Attimi
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Orgoglio e precipizio
“Orgoglio e precipizio” è il titolo della rassegna stampa che preferisco in questo giorno post voto. Mi piace linguisticamente, per risonanze e significati. L’orgoglio è un difetto che toglie, crea danno, non è funzionale. Io stessa a volte ne soffro. Tutti noi prima o poi ne soffriamo. Arroccarsi non serve, bisognerebbe sapersi inchinare fino a […]
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Racconto d’ombra
Fare anche solo un piccolo movimento, voltare la testa, ruotarla in su. Fanghi e sabbie, rami e radici ti trattengono giù sul fondo buio. Non c’è neppure un filo di luce che entra a ferirti. Fuori c’è un sole invadente prepotente accecante. La luce del sole è cambiata: fingono di non accorgersi: ma tutti sanno […]
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Neve
L’alba intorpidita si disfa nella bianca scrittura della neve. Il silenzio avvolge ogni cosa. Godo le ore di solitudine tacita prima delle acute note. La finestra è un quadro pieno di luminosi punti. Il piano nevoso ha coperto ogni increspatura. La mente tace.
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Dentro e fuori dalla linea di confine
Nel cammino capita di ri-trovare luoghi dove gli incroci ti hanno portato un tempo. Eri lí, eri lí. Vedi il magnifico cancello di ferro battuto, intravvedi il magnifico parco con l’arco verde e lo sfondo azzurro del lago e sai che in un segmento della tua vita potevi essere dentro: padrona e signora. Capita talvolta, […]
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Babbo Natale
Tutti prima o poi, dobbiamo lasciare alle spalle il mondo magico delle fiabe e delle favole: la vita ci toglie i filtri colorati della fantasia e i soufleé di cuscini per farci fare i conti con la piatta realtà. Non esistono principi e principesse, sirene e draghi, orchi e fate, gnomi e ondine. Ma non […]
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L’altra me
Camminando sotto il portico, mentre oggi andavo dal parrucchiere, ho visto me com’ero, esattamente in quel rettangolo di portico una decina di anni fa: ero vestita con un abito nero e giacca con fibbie argentate. Ridevo. Camminavo con i tacchi e con una certa baldanza, ero con un’amica e scherzavamo. Come ero diversa. Nè migliore […]
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Caffè
Troppo stanca per alimentare con elaborati concetti il cervello, ripose gli occhi sulla prima pagina del primo racconto del primo libro preso a caso nel mucchio disordinato. Era 102 Racconti zen di Richard Brautigan.La prima pagina era stata stracciata probabilmente perché foriera di dedica non più gradita. Poi, dopo la pagina bianca dedicata al titolo, […]
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