Devastazione

C’è un afrore di devastazione

scende

con sordi lamenti

nel fondale

tra

i pesci degli abissi

che hanno

una così protratta

confidenza notturna.

Io solo

nello spazio onirico – m’acquieto.

E scordo il popolo muto

dei ragni

con tele belliche

e gli strazi.

Sposto lo sguardo

e ballo un tango rosso

nel deserto degli uomini blu.

Cerco un riverbero

nelle onde di luce.

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