Tutto si svolge

Tutto si svolge – ormai –

tra cadute di cielo

e il quadrato asfittico

del palcoscenico.

Dove tu nutri

– senza scioltezze – le magre figure.

Solo io – livida e rapace – spio

ogni tuo misero gesto.

Lo sguardo liquido scioglie

ogni parete e gesso.

Le porte dell’esistente

si spalancano sotto il mio passo.

È nel mio cammino

sterminare serpenti.

E tutto quello che striscia

sinuoso e decadente.

Sottilmente perfido e sinistro.

Sono l’occhio all’interno del quadro che ti fissa.

L’occhio nascosto in ogni scena.

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