
Ormai, ogni volta che vado per i lavori nella casa nuova, la prima cosa che faccio è curare le rose. Direi che ho scelto questa casa per le rose che da terra arrivano alle finestre del primo piano. Sono così belle.

La prima è di questo rosso acceso, la seconda è di un rosa pastello chiaro. La terza è un misto tra il rosso e il giallo. Mi sono così arrabbiata quando il muratore me l’ha tagliata perché doveva fare dei lavori per il contatore della corrente… La loro bellezza è infatti l’altezza. Sono piante che ne hanno passati di anni…

Le innaffio prendendo acqua alla fontana di pietra che gorgoglia proprio vicino al box in legno. Poi taglio i rami secchi per dare vigore alla pianta (come ho già scritto a volte occorre tagliare per liberare e dare forza: capita così anche ai nostri rami secchi che ci tengono legati a un ingombrante passato che non ci permette di proseguire più liberi).
In questi anni quando mi capitava di entrare in questo vicolo mi sedevo sulla panca di pietra della chiesa per ammirare la casa delle rose. Mai avrei immaginato che un giorno sarebbe stata la mia casa.

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