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Attimi in quarantena Televisione

Sesso assente #ottoemezzo

Stasera a Otto e mezzo: Paolo Giordano dice che il sesso è il grande assente in questo periodo pandemico.

La stessa cosa che avevo notato io. Si parla di lavoro, logicamente di sanità e salute, di isolamento e distanziamento sociale, di anziani bambini e giovani, di cucina e giardinaggio… e di mille altri temi. Mai sentito parlare di sesso. Di cosa è cambiato in questo periodo di forte stress.

Vediamo cosa si dice in questa trasmissione che rimane, a mio parere, la più seria.

Presente: Alessandra Moretti del PD. Ricade sulle donne la chiusura delle scuole.

Paolo Giordano: la parola congiunti è stata un po’ goffa. La visione del mondo un po’ normativa. La fase 2 sarà basata sulla responsabilità individuale. Lo stato non deve imporre gerarchie implicite sullo stato degli affetti.

Maria Giovanna Luini: c’è stato il tentativo necessario che si chiamino congiunti che era un modo di dire state attenti…

Alla fine vedremo forse più divorzi. La paura riguarda tantissimi. Il mio osservatorio è un po’ problematico sulle relazioni.

Scanzi: il mio rapporto sta andando molto bene. La mia compagna è stata a casa mia, abbiamo cominciato a convivere ed è andata molto bene.

Moretti: la chiusura ha portato una convivenza forzata non sempre facile perché non siamo più abituati a stare molto tempo insieme. Tema della violenza domestica: c’è una recrudescenza durante la pandemia.

Luini: la mia attività è in gran parte in ambito oncologico. Rilascio certificati perché ritengo che le relazioni siano molto importanti e sono parte importante della nostra salute quando siamo in terapia. Può essere una buona idea far vedere persone che hanno un ruolo nella nostra vita. Le donne si trovano in situazioni di violenza psicologica e fisica e si trovano a lavorare in casa.

Giordano: dividiamo il lavoro in coppia in modo equo. Credo di essere distante dalla parità assoluta. Me ne ha parlato la mia compagna. Ho molto pensato. Le donne pagano un prezzo più grande anche in termini di regressione.

Gruber: prima di parlare di sesso che è importante quanto mettere le cose nella lavatrice o passare l’aspirapolvere…

Giordano: tutti gli aspetti psicologici sono stati relegati al fondo… in realtà ci sono molti aspetti sociali che contano: le ansie per il presente e per il futuro entrano nei letti delle persone. Cerchiamo di parlare anche di questo.

Luini: tra le lenzuola finisce un po’ tutto. Non esiste il nostro spazio segreto l’erotismo ha una flessione. C’è la convivenza forzata diminuisce il desiderio.

Moretti: se uno ama ama anche con la chiusura. La mia paura è la ricaduta sulla stabilità affettiva e psicologica di questo periodo.

Scanzi: la chiusura totale non aiuta niente, nemmeno il sesso. Il sesso ha bisogno di grande serenità e gioia interiore. Le coppie che si vedevano meno ora trovano destabilizzante. Il sesso funziona se nella coppia funziona tutto.

Giordano: questo virus sta facendo una scansione anche della nostra vita familiare. L’aspetto della divisione dei pesi tra uomini e donne è un tema. Piano piano usciremo dopo tanto tempo congiunti speriamo che non abbia un effetto distruttivo.

Luini: Nella vita abbiamo sempre solo due scelte: o mi occupo solo di me o mi occupo anche degli altri. Mi chiudo o mi apro. Come psicoterapeuta mi accorgo che sta meglio chi si apre e si occupa anche degli altri.

Moretti: mi auguro un futuro di emancipazione per le donne.

Scanzi: ho imparato a rallentare. Questo è l’unico aspetto positivo. Spero di aver capito l’importanza di godere di ogni istante della vita. Anche dormire con la mia compagna.

Ecco. Scritto in diretta come facevo in altri tempi su un altro mio blog.

Per chi vuol riflettere c’è materia.

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Tiriamoci su

Immagine fotografica di Eletta – smartphone

In questo giorno di notizie allarmanti tiriamoci su con una bella trasmissione: Per un pugno di libri – Rai tre.

Sta iniziando ora. Mi piace perché è una delle poche trasmissioni in cui non c’è lo scrittore che pubblicizza il suo libro. Mi piace perché parla di libri in modo intelligente e divertente. Mi piace perché la conduttrice è incredibilmente simpatica e mi strappa sempre qualche sonora risata. Mi piace perché avvicina i ragazzi alla lettura attraverso dei giochi ben fatti.

Meno di un’oretta da dedicare a una trasmissione televisiva stranamente ben fatta.

Niente: stasera non c’è. Meno male che volevo rilassarmi…

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Qualcosa di leggero

Ho già scritto il mio amore per Enrico Papi. Lo adoro perché mi fa davvero ridere. Mi fa ridere perché è simpatico e semplice.

Oltre che intelligente. Checché se ne pensi chi fa ridere deve essere intelligente. Uno stupido fa solo piangere.

Considero, invece, davvero bello e sexy – tra tutti i personaggi televisivi – Alessandro Borghese. Mi piace la sua faccia. Il suo essere così moro. Le sue larghe spalle. Le sue morbide labbra. La sua stentorea voce. Lo trovo molto maschio.

Stasera ho scoperto che la sua mamma è Barbara Bouchet. Una madre bionda per un figlio così moro. Non lo avrei mai detto. Deve essere bello scuro il padre, ho pensato.

Sono andata a verificare: non c’è più il padre, ma era scuro.

Di Alessandro mi piace molto la chioma leonina. Mi sono sempre piaciuti gli uomini, giovani, con i capelli folti e spettinati.

Papi e Borghese sono un mio acquisto ultimo. Prima vedevo sempre telegiornali e Lilly Gruber. Poi mi sono stancata. Così preferisco stare tranquilla davanti a qualcuno che mi fa rilassare e ridere. Da dieci anni non vedo più Rai uno e due, Canale Cinque, Rete Quattro e Italia Uno.

Delle donne mi piace molto Myrta Merlino. Donna simpatica e intelligente. Ha un bel sorriso. Fa bene il suo lavoro.

A voi che personaggi televisivi piacciono, così istintivamente?

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Adoro Papi

Adoro Papi. Caspita, lo adoro e non so neanche il suo nome. Ora lo vado a cercare.

Ecco: Enrico Papi.

Voi direte? Che c’azzecca?

Mi fa ridere. Lo adoro, fino al punto che lo sposerei, perché mi fa ridere.

È ripresa la sua trasmissione su Indovina l’età. Stanca morta dei dibattiti politici estivi, da lunedì ho deciso di farmi due risate. Mi piace quando salta: sembra una molla. Mi piace quando ride e sorride, cioè sempre. Mi piace come conduce la trasmissione. Mi piace quando c’è ” la musssica” e si muove ballando come un ossesso. Mi piace come si muove sul palcoscenico con le sue scarpette bianche.

Ma più di tutto mi piace quando salta. Salta come una rana. Mi fa morire dal ridere e vorrei tanto stare con un uomo come lui che salta per uno sbaglio e io rido.

Nella mia vita sentimentale ho avuto pochi uomini che mi hanno fatto molto ridere. Più riso amaro. Penso che il fascino di un uomo sia anche la simpatia. Oggi che ero già sull’orlo di una crisi di nervi ( trasloco infinito ) lui mi ha pizzicato il sedere sulle scale e fatto salire spingendomi per tutte le rampe. La crisi di nervi è sparita e ho continuato a ridere senza nemmeno la forza di salire.