Se qualcuno vi dice che NON VI HA CHIESTO NULLA, invece di provare gratitudine per ciò che avete fatto per lui, non fate più nulla se non dopo esplicita doverosa richiesta e ringraziamenti.
Ho imparato a chiedere da una decina di anni. Prima non chiedevo.
Per chiedere aiuto occorre abbassare l’orgoglio.
L’orgoglio è una brutta bestia oltre ad essere uno dei sette vizi capitali perché va a braccetto con la superbia.
Di orgoglio si può morire.
Siamo tutti interdipendenti. Abbiamo bisogno l’uno dall’altro. Solo chi si crede dio non si abbassa a chiedere. Chi non si abbassa a chiedere lo fa per non essere in debito: se ricevo un favore, sono tenuto eticamente a ricambiare. Dipendo dalla persona che mi ha aiutato. Le persone schiave dell’orgoglio odiano dipendere da altri e detestano ricambiare.
L’orgoglio isola l’individuo a livello sociale. La persona orgogliosa si ritrova sola e infelice.
Cosa c’è di più bello che riconoscere che possiamo essere aiutati da chi ci è vicino? Chiedere un favore, chiedere aiuto allarga il nostro campo e ci permette di sentirci accolti e amati.
L’orgoglio è uno stato freddo.
Chiedere e ricevere determina uno stato di calore affettivo.
Ieri, persone a me care, mia madre e mia figlia – che avevo ospiti – mi hanno chiesto prima di salire in montagna: -Ti serve qualcosa?
Mia madre mi ha portato le cialde di caffè che qui sono introvabili. Un gesto semplice e caldo che ho molto apprezzato.
Se siamo in difficoltà, imparare a chiedere non può che produrre effetti positivi. Se non chiedo nessuno saprà che ho bisogno. Se chiedo, al massimo otterrò un “no, mi dispiace”.
Ma almeno una possibilità di ottenere un “Sì, ci sono per te” la avremo.
– Dimmi cosa posso fare per te.
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