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Disegno

Stato alterato

Ho ricevuto i complimenti per il mio ultimo schizzo a penna.

Continuando il percorso Imparare a disegnare e vedere, dirò ancora una volta perché è importante saper disegnare: anche per chi non pensa di riuscire o non gli interessa.

Noi usiamo parole e simboli. Quindi se vi chiedessi di disegnare un viso voi pensereste: occhi, naso, bocca. E se non avete fatto un percorso specifico, sul foglio disegnereste lo stereotipo occhio-naso-bocca.

Per fare un ritratto e ritrarre esattamente quella persona che avete davanti dovete, invece, dimenticare gli stereotipi e non usare il linguaggio verbale. Dovete invece vedere le linee le ombre gli spazi i volumi la forma che crea la bocca il naso gli occhi della persona che avete di fronte.

Henry Fuseli – Ritratto dell’artista

Lo stesso se si tratta di disegnare un albero. Dovrete vedere proprio quell’albero che avete davanti e non lo stereotipo albero: tronco rami chioma.

Quando si riesce a fare questo spostamento si entra in uno stato leggermente alterato: si ha l’impressione che il tempo si fermi, non si presta attenzione alle parole anche se qualcuno ci sta parlando, siamo talmente concentrati sulla cosa o persona o luogo che stiamo ritraendo che siamo tutt’uno con essa/o.

Ci sentiamo pieni di energia e calmi, attivi ma senza ansia. Si tratta di uno stato estremamente piacevole e quando ne usciamo ci sentiamo rigenerati.

Alla fine è una forma di meditazione rilassante.

Solo per questo val la pena di provare.

Quando avete tempo perché non prendete un foglio e una matita e provate a disegnare quello che avete davanti agli occhi? Unico avvertimento : fate tacere una volta per tutte la vocina che continua a dirvi non sei capace, é inutile… E non pensate assolutamente al risultato. Pensate al processo. Al limite vi siete rilassati mezz’ora e potete anche strappare il foglio.

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Disegno

En plein air

Questa primavera che non decolla, un’aria gelida soffiata da un continuo vento, non mi ha ancora permesso di portarmi il blocco per i miei schizzi en plein air.

Ho fatto gli ultimi lavori con la neve perché, paradossalmente, faceva più caldo d’inverno con la poca neve che è scesa.

Sarà ora di tornare a osservare e vedere le forme del paesaggio. Le curve e ramificazioni di un ramo o di un profilo montuoso. Sarà ora di perdersi nei segni del di-segno.

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Arte Disegno

Attività per perdersi

In quali attività ti perdi?

Per perdersi in una attività occorre entrare nel flusso creativo. Lì non c’è più tempo e si sta semplicemente persi in ciò che si sta facendo. Questo processo l’ho iniziato a descrivere nei miei articoli: Imparare a disegnare e vedere.

Scrive Carlo Carrà:

So bene da me che solamente in lievi attimi mi è concesso dimenticare me stesso nel lavoro…

Il pittore poeta sente che la sua essenza vera immutabile parte dall’invisibile che gli offre un’immagine dell’eterno reale…

Sento che non sono io nel tempo, ma che è il tempo in me.

Posso anche sapere che codesto arcano dell’arte non mi è dato risolverlo in maniera assoluta, tuttavia mi vien quasi fatto di credere che sto per mettere le mani sulla divinità.

Da: Il quadrante dello spirito – Carlo Carrà

Ecco, io mi perdo quando osservo vedo un albero, un paesaggio e cerco di catturarne l’essenza. Io divento albero e l’albero diventa me. Fuori dal tempo.

In estate sto nel grembo del torrente a disegnare sassi. Posso stare ore io e i sassi con il rumore dell’acqua che scorre. E io mi perdo in questo.

https://inchiostroneroweb.com/tag/disegnare-e-vedere/

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Arte Disegno

Femminile

Torniamo ai disegni analogici. Vi avevo chiesto di segnare liberarmene con tratti degli spazi in base alle parole date.

Il termine numero 6 era Femminilità.

Per chi ha voluto fare questo esercizio chiedo di riprendere il foglio e verificare che tipo di linea è stata scelta

La femminilità è da sempre quindi anche nell’arte classica rappresentata con linee morbide curve rotonde circolari elittiche

Diverso, come vedremo, per la rappresentazione del maschio e del maschile.

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Disegno

I segni del di-segno comunicano

Il dipingere è un passatempo completo. Non conosco altra attività che assorba la mente, senza stancare il corpo, in maniera così completa. Una volta che il dipinto ha cominciato a fluire, tutte le preoccupazioni del presente e del futuro si dileguano quali che esse siano; esse non trovano spazio e svaniscono sullo schermo della mente nell’ombra, nel buio. La luce mentale, nella sua totalità, si concentra sul lavoro. Il tempo se ne sta rispettosamente in disparte”. WINSTON CHURCHILL

C’è chi dice: Io non so disegnare e non ho mai disegnato. In realtà tutti frequentemente disegnano. Non ci pensiamo ma la nostra firma è di-segno. Nel tratto della nostra firma c’è una grande quantità di informazioni visive, come sanno bene i grafologi.

Firme di persone famose

Avevo già pubblicato un articolo sull’interpretazione del carattere della persona in base all’andamento lineare della sua firma.

Una delle caratteristiche del linguaggio visivo relativo alla linea è la velocità o lentezza.

Prendete un foglio e disegnate 3 linee: la prima molto rapidamente, la seconda più lentamente a velocità media e la terza il più lentamente possibile.

Le caratteristiche della velocità e della lentezza si possono vedere e sono inseparabili dal segno grafico.

Henri Matisse – Studio di figura – Penna e inchiostro

Se osservate questo studio di Matisse potete intuire la velocità quasi rabbiosa del gesto con cui il pittore ha disegnato.

Ogni tratto è un enunciato, una forma di comunicazione tra chi lo ha tracciato e chi lo osserva. Noi possiamo dunque leggere un segno grafico, esattamente come leggiamo le parole di un libro.

Questa premessa è importante per imparare a leggere i disegni analogici che ho proposto la scorsa settimana.

Impareremo a scoprire le analogie tra i segni scelti per rappresentare la collera, la gioia, la femminilità e tutti gli altri proposti.

Martedì cominceremo dalla collera.

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Disegno

Disegni analogici

Oggi cercheremo di rendere visibile il pensiero interiore.

Useremo solo linee e segni.

Prendete un foglio A4 e piegatelo per ottenere otto parti

Numerate ogni parte da 1 a 8 scrivendo le parole qui elencate

1 collera

2 gioia

3 pace

4 depressione

5 energia

6 femminilità

7 solitudine

8 mascolinità

Ora riempite lo spazio con tratti linee punti basta che non usate assolutamente simboli o disegni. Non pensate a nulla di particolare tranne alla parola scritta e riempite lo spazio come vi viene senza dare giudizi sul vostro procedere.

Il disegno analogico renderà visibile quanto voi pensate riguardo ciascun concetto idea sentimento stato emozione.

Non dovete assolutamente disegnare nessuna figura né usare alcun simbolo.

Usate una matita o una penna nera.

Usate soltanto il linguaggio del segno: linee lente deboli forti veloci luminose scure spesse leggere pesanti… Riempite tutto lo spazio o solo una parte grande o piccola. Massima libertà espressiva.

Per ogni parola per esempio collera state un attimo con voi stessi, respirate lentamente e pensate a un episodio o fatto in cui voi avete provato una forte collera poi segnate.

Fate lo stesso per ogni parola. Prendetevi tutto il tempo che volete.

La prossima volta, martedì, vedremo di analizzare le caratteristiche comuni dei disegni analogici.

Per ora: buon lavoro

Eletta

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Disegno

Velocissima/mente

Un altro modo per liberare la parte creativa e ingannare la parte razionale del cervello è fare esattamente l’opposto della esperienza passata. Martedì scorso avevo chiesto di disegnare a ritmo di una lumaca il contorno della mano. Ora invece chiedo di lavorare con una rapidità che non lascia spazio al ragionamento e giudizio.

Prendete una rivista. Tagliate 10 pagine in cui appaiano pubblicità o soggetti unici (per esempio modella in servizio di moda, borsa o teiera…). Mettete la pigna a sinistra se lavorate con la mano destra. Mettete 10 fogli bianchi davanti a voi.

Prendete un pennarello nero.

Datevi un via per comiciare quando tutto sarà pronto.

Al VIA osservate velocemente la figura della prima pagina della rivista e catturatene l’essenza scarabocchiando sul foglio bianco quello che vedete AL VOLO.

VIA: 10 secondi per ogni foglio. Buttate la prima pagina e il primo foglio bianco e procedete con il secondo. 10 secondi per osservare e disegnare il secondo step e così via fino al decimo. Velocemente. Sarebbe meglio avere una persona che vi dice stop dopo 10 secondi timer alla mano.

Ora riprendete tutti i fogli che saranno volati via e osservate. Non giudicate gli scarabocchi ma cercate di capire se avete colto l’essenza e dove l’avete fatto in modo efficace.

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Disegno

Gli spazi negativi

Non si avrà mai il dentro di una tazza senza il suo fuori. Il dentro e il fuori vanno insieme. Sono tutt’uno.

ALAN WATTS

Per imparare a disegnare occorre imparare a vedere gli spazi negativi, per imparare a vedere gli spazi negativi può essere utile fare qualche esercizio.

Per esempio prendere una rivista, scegliere sfogliando una pagina che abbia un soggetto semplice. Prendere un pennarello nero e ripassare tutto lo sfondo.

Questo spazio è lo spazio negativo.

Oppure disegnare su un foglio due grandi stelle marine. Ripassare più volte il contorno e poi annerire tutto il resto del foglio.

Si può anche vedere utilizzando le forbici. Prendere un foglio con un soggetto che abbia un contorno ben definito. Ripassarlo a matita e poi ritagliarlo.

Buttare la figura ritagliata. Prendere il foglio bucato, appoggiarlo su uno sfondo nero. Voilà : ecco che lo spazio negativo ricrea il contorno della figura che abbiamo buttato.

Bene. Dopo aver fatto queste esperienze possiamo iniziare a disegnare.

Prendiamo una sedia. Sistemiamola in modo che non ci siano disturbi e che dietro ci sia una parete uniforme. Ora cominciamo a guardare non la sedia, ma gli spazi negativi della sedia. Cioè quelle zone vuote, di aria che gli elementi della sedia creano con lo sfondo.

Concentriamoci sugli spazi negativi. Partiamo da un punto e disegniamoli. Con calma, uno dopo l’altro. Senza nominare senza pensare. Solo vedere e disegnare gli spazi d’aria.

Alla fine avremo disegnato la sedia!

Al prossimo martedì per il per-corso: Imparare a disegnare e vedere

Eletta

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Disegno

Lentamente

Un altro modo per ingannare la parte razionale sinistra del cervello e sbrigliare la parte destra intuitiva creativa é fare tutto molto lentamente, in modo quasi soporifero.

Prendete due fogli. Su un foglio poggerete la mano che normalmente non usate e che vi farà da modello. Con l’altra impugnate una matita o penna e cominciate a vedere.

Che cosa dovete vedere? Le linee, le pieghe, le forme, i confini della mano modello. Cominciate dal punto in basso a destra o sinistra e segnate come un sismografo quello che vedete senza guardare il foglio su cui disegnate.

Sì, avete capito bene. Senza guardare il foglio su cui di-segn-ate. Non ci interessa il risultato. Non dobbiamo fare un’opera da incorniciare. Lo scopo di questo lavoro è semplicemente vedere e segnare. Cioè imparare a vedere tutti i segni contorni tutte le linee le curve le colline gli avvallamenti della vostra mano.

Quando avrete terminato tutto molto molto lentamente potete fermarvi a guardare il vostro tracciato.

Non è una mano? Non importa. Vi assicuro che d’ora in poi la vostra mano sarà più vostra di prima. Perché l’avete esplorata.

Buon lavoro

Al prossimo martedì

Eletta

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Disegno

Le capacità percettive Imparare a disegnare 5

Imparare a vedere come un artista non serve esclusivamente a vedere di più o meglio; né lo scopo è quello di diventare un artista professionista. Le capacità percettive, come quelle verbali, sono importanti perché stimolano il pensiero.


Come si può scoprire la verità con il pensiero? Si impara a capire meglio un aspetto nel momento in cui lo si disegna.

Ludwig Wittgenstein


Esercizio:

Senza guardare sotto, prendi un foglio e disegna un crisantemo.

Scegli lo strumento che vuoi.


Questo che riporto sotto è l’immagine di un crisantemo dipinto da Piet Mondrian.

Che differenza notate tra il vostro disegno e quello di Mondrian?

Se avete disegnato con la funzione S vi siete chiesti: Qual è la forma del petalo tipo? E probabilmente l’avete ripetuta. Lo stesso avete fatto con lo stelo e con la foglia tipo. 🍃

Significa che avete fatto in modo che il vostro disegno aderisse il più possibile all’idea di crisantemo che avete in testa. Lo stesso accade con l’idea di albero tipo 🌳 o di casa tipo 🏠.

Sicuramente sarebbe stato diverso il vostro disegno se vi avessi chiesto di comprare un crisantemo e copiarlo.

Proprio quel crisantemo lì, unico e diverso da tutti gli altri crisantemi.

Lavorare con la funzione D significa superare lo stereotipo e vedere esattamente quello che abbiamo davanti.

Ogni individuo è diverso dagli altri della stessa categoria. Usare la parte destra del cervello è vedere le differenze le unicità che fanno in modo che quell’esemplare è unico.

Superiamo gli stereotipi mentali. Sono nocivi in tutto. Non solo nel disegno.

Esercizio

Ora andate a cercare un fiore. Uno solo. Va bene anche una vecchia ortensia.

Poi prendetevi del tempo. Un blocco o un foglio, una matita e copiate esattamente il fiore che avete davanti. Osservate le linee, le zone adiacenti, le forme di ogni petalo… Così come avete fatto con il disegno capovolto.

Ricordo che questo per-corso è pubblicato di martedì.