– Mi chiedo come fai a sopportarlo: è la seconda volta che fa un appunto sulla scatola per terra nella mia sala…
– Non ci faccio caso.
– Ma come fai a non farci caso: arriva in casa mia e fa appunti su dove stanno le mie cose?
Se ho voglia io metto i miei mobili a gambe all’aria e nessuno deve permettersi di dire nulla.
Ha ancora fatto osservazione sul posacenere… hai sentito? Mi sono morsa la lingua per non rispondergli che un posacenere non è tale solo se c’è scritta sopra la parola “posacenere”…
– Non mi sono accorta.
– Ma sì: ha chiesto se avevo un posacenere e gli ho risposto che ce l’aveva davanti al naso. L’ha preso e ha detto. – Ah, pensavo fosse un piattino etnico. Nella sua mente non può esistere un posacenere/piattino etnico: si escludono a vicenda. Troppo complicato pensare a due funzioni per il medesimo oggetto…
– Ma dai… lui è fatto così.
– Ha mangiato tutte le pizzette che ho messo sul tavolo senza neppure offrirtene una, non si è curato minimamente che tu mangiassi. Non si è curato minimamente che anche gli altri ne avessero a sufficienza: ha spazzato tutto lui.
– Ah, ma io non avevo fame.
– Ha anche notato che appese alla mia scultura in legno c’erano le chiavi sonore. Saranno fatti miei dove appendo le chiavi e perché?
– Sì… ma non voleva offenderti. E’ insolito che uno appenda le chiavi a dei pezzi di legno.
– Quando si è ospiti non si deve sottolineare che cosa “è insolito”: non tutte le case sono modelli Ikea.
Ora capisci perché tengo tanto alla mia libertà? Non sopporterei più una persona che ha da dire su ogni cosa che faccio e soprattutto su come utilizzo gli oggetti e dove li metto, in uno spazio che è mio.
– A me non dà fastidio.
– Ma se ha avuto da dire anche sulle tue lasagne al forno con la plastica. Non ti ha fatto fare una bella figura: non è stato garbato.
– Ma l’ha fatto solo per far ridere, non per cattiveria.
– Guarda: secondo me tu sei votata per la santità. Non la vedi… ma ti sta spuntando un’aureola sulla testa.
– Ma dai… io semplicemente non mi accorgo. Non registro i fatti come te. Sono più distratta.
– Ecco: probabilmente per stare bene con una persona come lui, bisogna essere molto, ma molto distratte. Magari anche fumarsi una canna potrebbe aiutare, per una che nota e osserva e si indigna come me.
“Lo spazio viene approfondito dall’oppio mentre lo hashish si diffonde su tutta la vita come una vernice magica. Ogni uomo porta in sé la sua dose di oppio naturale, che incessantemente secerne e rinnova” – Baudelaire
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