
Ci sono alcuni uomini bambina. Hanno una paura folle dell’ombra della madre.
Della madre – se morta – hanno tenuto tutto: dal grembiulino logoro alla tovaglia ricamata a mano, alla sveglia e il lenzuolino. Forse persino gli stracci: che non si sa mai.
Se li avvicini ti guardano con sospetto. Portano il sacco delle paure ataviche legato sulle spalle e hanno, spesso, problemi alla schiena.
Non ti abbracciano perché “sai in famiglia non siamo stati abituati a questi gesti”.
La sera, quando tornano alle tre con te, aprono piano piano la porta della camera della madre viva e sussurrano: – Buonanotte.
Altrimenti vengono puniti e vanno all’inferno.
Ci sono gli uomini spirituali. Scoprono Gesù- Padre Pio- la Madonna di Medjugorje- Buddha e Maometto tutti insieme. Se gli chiedi di fare una passeggiata e quattro chiacchiere pensano che si fa peccato così preferiscono star chiusi a sgranare rosari, mala e altri aggeggi vari. A volte suonano cimbali. Meditano sempre. Hanno molto da espiare e forse usano anche la fustigazione.
“L’uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol far l’angelo fa la bestia. Essi vogliono mettersi fuori di se stessi e sfuggire all’uomo. E’ follia; invece di trasformarsi in angeli, si trasformano in bestie; invece di innalzarsi, si abbassano”. – Montaigne
Ci sono gli uomini tuttatesta e nientecorpo. Hanno un lieve filamento che tiene su, sollevato verso il cielo, il loro cervello; così volano in alto e non si sporcano i piedini con le umane cose.
Abitano case sugli alberi o grotte: non tollerano di venir disturbati. Loro “pensano”.
Ci sono gli uomini tartaruga. Hanno la testa retrattile e, al minimo avviso di pericolo, nascondono la testa nel carapace. Assomigliano agli uomini struzzo. Sono l’icona moderna rovesciata di San Giorgio che combatte col drago per liberare la principessa. La principessa da liberare sono loro, ma non lo sanno.
Ci sono alcuni uomini appiccicaticci come il miele. Se non hai il particolare attrezzo per scodellarli filano all’infinito e il loro denso essere ti rimane addosso ovunque. Ti seguono ti stanno alle calcagna ti fiutano ti osservano, prendono nota di ogni tuo spostamento. Sono la versione moderna della carta moschicida.
Ci sono alcuni uomini psichiatri o psicanalisti: usano il rapporto terapeutico per mostrare la loro forza maschile dall’alto del loro potere, tanto la paziente è inerte – sul lettino e loro non possono temere. Hanno spesso bianchi capelli scomposti o fluenti che tirano all’indietro con una coazione a ripetere ossessiva; possono avere anche la barba e occhi penetranti. Registrano e interpretano ogni tuo minimo sussulto : “loro sanno perché”. Se ti portano a letto, prima stanno mezz’ora nel bagno: certe pastiglie blu danno più sicurezza così quietano la loro “ansia da prestazione”.
Ci sono alcuni uomini che d’improvviso spariscono. Prima eri solo tu… poi il vuoto. Ritornano in vita quando sono dall’altro capo del mondo per dirti che sono all’altro capo del mondo. Eppure ti scrivevano poesie.
Ci sono alcuni uomini dietro lo schermo del pc o dello smartphone : stanno velati come le donne con il burqa. Ne vedi solo gli occhi che percorrono parole sul plasma. Ti regalano riflessioni a granuli omeopatici. Fanno da contro-pendant ai logorroici. Questi ultimi ti buttano addosso badilate di vita trascorsa e tu, nel frattempo, fai da semplice parete rimbalzante.
Ci sono uomini poco cortesi. Poiché c’è stato il femminismo si sentono in diritto di farti pagare a metà persino una pizza ( anche se loro si sono scolati litri di birra e tu no ). Non ti aprono la portiera. Non ti regalano mai fiori. Non tengono conto dei tuoi bisogni e sogni. Ti usano. Sono rimasti al modello ” maschio che non deve chiedere mai”. La donna è nata per servire e, in tal caso, anche se hanno avuto una lunga militanza comunista, del femminismo fanno carta per pulirsi nel cesso.
Ci sono uomini che la vita ha bastonato seriamente. La moglie li ha traditi e loro si fidavano così tanto… Peccato che per anni non l’hanno proprio vista considerata amata. Dopo un anno di pianti e lamenti sono così fortunati da trovare un’altra femmina. Anche con questa: non vedono, non considerano, non amano. Così la storia si ripete e si ritrovano soli a piangere e lamentarsi. Sono uomini che non imparano mai.
Ci sono uomini – invece- che hanno imparato che é importante amare: e perciò amano.
Ci sono uomini che sono grati alla vita per aver incontrato una compagna. Sanno che la solitudine é una brutta bestia.
Ci sono uomini che hanno capito che in un rapporto occorre cortesia e tolleranza.
Hanno capito che esiste una sostanziale differenza tra uomo e donna e che solo ” insieme ” si è davvero completi.
Ci sono uomini che sanno sorridere e ridere con lei, sanno inventarsi giochi nuovi per la coppia, sanno tendere la mano se lei ha bisogno. Non la lasciano sola.
Ci sono uomini che sanno costruire una relazione stabile che nessun vento o tempesta distruggerà.
Sono uomini che, poiché danno amore, dalla compagna ricevono amore.
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