Avevo letto il libro di Amélie Nothomb quando era uscito, anni fa. Stupore e tremori copertina gialla.
Mi era piaciuto e stupito. Per l’ironia, la trama asciutta eppure surreale e tragicomica.
Non sempre i film tratti dai romanzi mantengono l’atmosfera e non la tradiscono. A mio parere il film, che ho visto ieri, traduce molto bene le caratteristiche dei personaggi e la trama.
La protagonista attrice – Sylvie Testud – è davvero strepitosa nell’interpretazione della progressiva discesa di status nella prestigiosa ditta giapponese in cui, con fatica, ha trovato un impiego. Mirabile il suo stupore estatico per la bellezza nipponica del suo capo: l’algida e perfida Fubuki.
Un film che ho visto in francese con i sottotitoli.
Un film che mi ha fatto molto ridere perché adoro l’ironia e la povera ragazza nata in Giappone, ma cresciuta in Belgio, è talmente brava nel descrivere i suoi voli dalla finestra mentre i capi le infliggono le più bestiali umiliazioni…
Non penso di aver mai visto questa attrice che la impersona: Sylvie Testud. Capelli scarmigliati, senza trucco e inganno, corpo mingherlino. Eppure scopro che ha recitato in molti film e che lei stessa è una scrittrice.
Bello. Bello il libro, per chi non lo avesse letto, e bello il film.
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