


Il branco – con la piuma – sbrana tessuti senza riguardo
come nuovi barbari depreda e fa razzia di stile
ogni gonna o pantalone diventa bersaglio
e ogni spazio è spazio di padrone
il branco non conosce regole
perché nei baccanali tutto è permesso
La moltitudine annienta i cervelli e il cuore
quella che potrebbe essere tua figlia diventa preda oscena
Qui in montagna piove sempre.
Penso di non aver mai avuto e vissuto una fine primavera e inizio estate così. È da maggio che piove. Giugno lo stesso e luglio, che ormai sta finendo, uguale.
Non ho acceso la stufa ieri per decoro ma in casa c’erano 18 gradi. Si esce con cappello anti pioggia e giacca impermeabile. Io, che sono freddolosa, metto la giacca a vento.
I fiori comprati sono annegati e circondati da lumache. Nell’orto crescono a dismisura le verdure a foglia larga ma non maturano le fragole. Per fortuna quest’anno non ho messo pomodori…
Intanto leggo degli incendi in Sardegna e del gran caldo al sud, leggo di grandinate che hanno devastato automobili case città e raccolti. Leggo di alluvioni e caldo record in Canada e in altre zone a nord. Un puma su un iceberg alla deriva.
Forse è davvero il caso di farsi due domande e cominciare dai nostri gesti quotidiani a fare ogni giorno piccoli grandi atti per un’economia ecosostenibile. Quello che compriamo, quello che consumiamo, quello che scegliamo. Poi, naturalmente, ci sono i poteri forti agli alti vertici che dovranno fare scelte importanti per la salvezza del nostro pianeta.
Chissà…
Si parla in queste ultime ore del discorso di Angela Merkel e della sua capacità di essere stata empatica. A differenza di…
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Empatia
https://www.stateofmind.it/tag/empatia/
Eh, già. La famosa empatia. Che contiene, dal greco, il termine pathos.
Sentire con cuore, condividere con passione, mettersi nei panni di un altro… Una persona empatica non è una persona fredda e sa comunicare con pathos.
Quanta diversità tra l’ultimo discorso di Merkel e l’ultimo messaggio televisivo del nostro premier.
La comunicazione è fondamentale in una situazione così grave. Non è un dato marginale.
Posso comunicare lo stesso identico contenuto con coloriture diverse – emotive empatiche – e ottenere risposte opposte, reazioni antitetiche.
Dolente solennità e assertività della Merkel. Guardate il linguaggio del corpo piegato in una supplica e pensate al cartonato fisso incravattato seduto del nostro premier, che si dimentica persino di ricordare il numero dei decessi. Piccolo dettaglio!
Merkel ha preso una decisione grave con una comunicazione estremamente empatica assertiva e partecipata col cuore: lockdown duro dal 16 dicembre al 10 gennaio. Altro che shopping selvaggio e Cashback.
Ormai pochi hanno lo scafandro mentre visitano gli abissi blu. Domenica hanno aperto le gabbie e si è sciolto come cera il ricordo di ciò che c’era.
Folle frotte stormi sciamavano su al lago con cani cagnetti e cagnoni. Il rifugio era zeppo ai tavolini sotto i tulipani gialli degli ombrelloni Algida. Il cartello che segnalava le norme stava lì come una buffonesca figura inutile.
All’aperitivo lo spritz era nel bicchiere di carta – osceno – e sul tavolino invece del solito tagliere ci hanno buttato un sacchetto di carta – USA e GETTA – pieno di patatine. Lo strazio era insostenibile: bere così non è bere perché il bicchiere di vetro ha un senso non solo estetico, ma anche gustativo. Così come le patatine soffocate singhiozzanti nel sacchetto.
Troppa gente. Arrivava a ondate. Me ne sono andata via.
Oggi, improvvisamente, sono tornate le norme e gli scafandri. La mascherina il gel il camice USA e GETTA termoscanner la visiera trasparente i non si può- si deve – non si deve: sono tornata dalla parrucchiera. Coerenza tra i luoghi e l’habitus?
Ieri sera una spumeggiante puntata di Otto e mezzo. Ospiti : Conte, Cacciari, Travaglio. Lilli Gruber davvero brava a incalzare e riprendere i fili del discorso. A me piace molto il filosofo Massimo Cacciari. Mi piace perché è acuto, intelligente e pungente. Mi piace perché è diretto. E mi piace anche perché perde la calma piuttosto facilmente.
Sentire, come ieri sera, un dibattito così attivo e caldo è fonte di gaudio per una come me, che ama il contraddittorio e la contrapposizione dei diversi punti di vista.
È come assistere a un duello con fioretto. Le domande, le risposte, gli attacchi e i contro attacchi. Poi nessuno sta a terra ferito a morte.
Questa è la bellezza di una sana discussione. Poter dire, poter ribattere, poter argomentare discettare ridifinire…
Perché ci sia un dibattito così vivo è assolutamente necessario che i presenti siano intelligenti. Senza intelligenza non può esserci contraddittorio.
Senza intelligenza non c’è neppure discussione, e neppure comunicazione. Solo il silenzio della solitudine monologante.
Normalmente non guardo Sanremo. La notizia l’ho appresa guardando Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber ieri sera e leggendo i quotidiani online stamattina.
Le donne che faranno da “estetico contorno” al conduttore sono state presentate: ovviamente tutte belle. Ma la frase che ha fatto scalpore è quella riferita alla fidanzata di Valentino Rossi e che riporto testualmente:
“stata scelta da me perché vedevo… intanto la bellezza, ma la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro malgrado la sua giovane età”.
Stare un passo indietro? Vicino a un grande uomo?
Poi, Amadeus, ha chiarito che è stato mal frainteso. Ma a me sembra davvero fin troppo chiaro il concetto:
primo- una donna è bella per essere scelta e comparire sul palco
due- la fidanzata, oltre a essere bella, è anche brava perché sa stare al suo posto: qual è il suo posto? Stare un passo indietro al suo grande uomo.
tre – ha imparato a stare un passo indietro pur essendo giovane: quindi ha già imparato la lezione.
Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Questo recita un modo di dire e un libro. Come testimoniano anche molti film usciti negli ultimi decenni: molti grandi uomini non avrebbero fatto quello che hanno fatto senza la compagna o moglie vicina ( che spesso ha lavorato per il successo dell’uomo quanto lui, lasciando poi a lui le luci del successo. Logicamente non è il caso di Valentino Rossi che è bravo di suo, ma per esempio del film su Hitchcock e del film THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA o Big Eyes ).
Ho scritto in alcuni articoli che “stavo dietro muta come una donna araba dietro l’emiro”.
Qui siamo in Italia. La rivoluzione culturale è stata avviata da anni rispetto alla parità di genere e al sessismo. Che all’alba del duemilaventi venga ancora detta una sciocchezza sessista simile: fa rabbrividire.
A me personalmente non interessa molto delle fanciulle che salgono sul palco di Sanremo. Non vedo il festival. Ho smesso di vedere Striscia la notizia per l’uso delle “veline scosciate” da anni. Non mi piace l’uso perverso dell’esibizione del corpo femminile nelle trasmissioni.
Mi piace la femminilità con abiti tacchi e rossetto rosso. Ma non l’uso malato del corpo femminile ridotto a stereotipo osceno. Non mi piace pensare la donna come corpo da esibire. Non mi piace che persone vengano scelte solo per la bellezza.
Non mi piace quello che passa attraverso i media quotidianamente. La strada per una vera rivoluzione culturale è molto lunga. Ma è davvero ora di imboccarla anche soppesando ogni dichiarazione pubblica o privata, anche provando a modificare radicalmente il proprio modo di pensare alle persone di sesso femminile. Non siamo “contorni” da mettere sul piatto dove troneggia un vistoso pollo.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.