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La nuova edizione

Da Pinterest

Caro Joyce. Caro Ulisse.

C’è da qualche parte qualcuno che ha preso la nuova e ultima edizione dell’Ulisse per me. Ma ancora non ho avuto modo di ricevere il dono.

Intanto…

Apro il mio vecchio volume e mi perdo, proprio mi perdo, nel fiume di suoni, musica, ritmi, parole, frasi.

Pieno di bigliettini e note al margine e asterischi…

Inutile dire che adoro l’Ulisse. Una scoperta continua. Sempre vivo, sempre nuovo. Capace di suscitare sorpresa e risa. Divertimento.

Era da un po’ che non lo riprendevo in mano. Come tutti i classici non delude mai. Non perde smalto e ha la qualità di raccontare sempre cose nuove.

Difficile scegliere un pezzo: talmente belli e sensati/ insensati tutti i brani…

Ma il tempo passa ed è da un po’ che sono stata inghiottita dal gorgo.


Quindi: a caso.

” In lunghi lazi dalla vescica di Cock l’acqua rifluiva in piena, ricoprendo verdidorate lagune di sabbia, salendo, rifluendo. Il mio bastone galleggerà via. Aspetterò. No, scorreranno, scorrendo ribollenti contro le rocce basse, turbinando, scorrendo. Meglio finire questa faccenda presto. Ascolta: una frase ondosa di quattro parole: siisuu, hrss, rssiiiss, uuus. Alito veemente di acque fra serpenti marini, cavalli impennati, rocce. In coppe di roccia sguazza: plop, blop, blap : imbrigliata in barili. E, esausto, il suo discorso cessa. Fluisce barbugliando, fluendo possente, fiottando fiocchi di spuma, fiore sbocciante”.

Fluisce barbugliando

Fluendo possente

Fiottando fiocchi di spuma…

Gran lavoro tradurre, che è sempre un po’ tradire, il linguaggio di Joyce.

Chissà quando e se potrò leggerlo, rileggerlo, nella nuova traduzione…


James Joyce – Ulisse – La nave di Teseo

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Libri, Editoria,

Libri cadaveri

A Natale – come richiesto – mi sono stati regalati diversi libri, devo dire scelti in base ai miei gusti. I primi tre che ho iniziato a leggere li ho trovati davvero interessanti.

Ieri sera ho preso in mano: Karma clown. La copertina non mi faceva impazzire: anche perché non so, ma io detesto i clown, senza una reale ragione apparente.

Comunque ho cominciato a leggere queste pagine ruvide e croccanti. Ci sono case editrici che badano ancora alla qualità della carta. Questa me gusta mucho. La scrittura di un autore o mi piace subito o non mi piace. La scrittura di Altaf Tyrewala mi piace perché è sconcertante.

La lettura è sopravvalutata. Non leggo un libro da anni e sto bene lo stesso, grazie tante. Solo perché vendo libri di mestiere non vuol dire che debba sapere di cosa parlano. Sono come un chimico. Se provassi i miei prodotti sarò già morto e sepolto oppure molto molto malato. E comunque è così che vedi i libri, come una cura per menti malate, stampelle di carta per intelletti vacillanti che faticano a trovare un appiglio nel mondo”

La penso un po’ così anch’io che so di possedere una mente vacillante. Comunque a me piace leggere. Libri buoni con un bel corpo.

Non amo in genere chi fa recensioni di libri nei blog. Per questo ci sono già i quotidiani. Non capisco mai se chi lo fa, alla fine, è pagato. Io non sono mai stata pagata, neppure negli altri blog.

Il capitolo di cui ho riportato l’ incipit è interessante perché poi parla dei libri morti che finiscono sulle bancarelle di Dubai o Calcutta. I poveri cadaverini. Buttati nel mucchio. Ho pensato: chissà se qualche cadaverino dei miei due libri ha solcato l’oceano per finire su una montagnetta in India o nel mondo arabo. Chissà che viaggi hanno fatto per conto loro e in quale casa o strada o discarica stanno. Se sono serviti per appiccare il fuoco.

Per questo io, dopo due esperienze editoriali, ho deciso di non pubblicare più.

L’unico motivo per cui potrei abdicare a questa decisione è quello di avere un buon, ma davvero buono, manoscritto e di trovare una casa editrice di alta qualità che apprezzi il mio lavoro senza obbligarmi a pagare. Vorrei essere, se mai, pagata applaudita e venerata. Come la Ferrante, rimanendo sempre in ombra.