
” Per non parlare del fatto che ogni giardino è diverso: ha la sua personalità, che non dobbiamo piegare, la sua geografia e la sua cultura.
L’italiano é geometrico e formale
il francese simmetrico e sontuoso
l’inglese più selvatico e meno incline alla visione d’insieme
il persiano è come un tappeto un microcosmo profumato con al centro l’ombelico della fontana
né un fiore, né un’ombra – dice Barthes del giardino giapponese. Dov’è l’uomo? Nel trasporto di rocce, nella traccia del rastrello, nel lavoro della scrittura.
Adoro avere un giardino. Tra questi elegantemente elencati da Vittorio Lingiardi nel libro: Mindscapes – Psiche nel paesaggio, quello che preferisco è il giardino all’inglese senza geometrie e pulizia, un giardino dove macchie cromatiche e aromatiche si accostano esaltandosi in modo apparentemente selvatico.
Ho iniziato a prendere delle viole e quattro vasi… Piano piano, appena le temperature saliranno, metterò all’aria i gerani che ora riposano nel locale vicino alla legnaia.

Come scrive Cicerone :
Se vicino alla biblioteca hai un giardino, nulla ti mancherà.
8 risposte su “Giardino”
Adoro i giardini. Adesso fra l’erba che cresce violette e margherite di campo sono in fiore. Un connubio di viola e bianco.
Sui balconi i ciclamini sono in fiore come il garofano del poeta.
I gerani in montagna sono bellissimi come da immagine.
Bella serata.
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Buona giornata Paolo 🌸🌸🌸
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bella serata Eletta
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che belli quei fiori, immagini fantastiche, mi fanno subito sognare le mie gite estive in montagna, buona domenica, un caro abbraccio 🤗🤗😊👍😉
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Buona giornata caro Max 💮🌸💐
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Belle fotografie!
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Ti ringrazio 🙏
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🍃
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