Un po’ di colore Lipogramma in U

Buongiorno, ho deciso di mettere un po’ di colore in questo Giocolinguisticodellunedí per uscire dalle tenebre e per celebrare l’inizio della primavera…

Quindi oggi propongo di giocare creando un testo con i colori in cui non deve mai comparire la vocale U: Lipogramma.




Joyce non fa lipogrammi, ma nel suo Ulisse utilizza molto il cromatismo…
Mi sono annotata alcune frasi – dall’infinita gamma di espressioni relative ai colori di Joyce, quell’infinito caleidoscopio in cui ogni oggetto-ambiente-persona viene descritto secondo la sua tipica gamma cromatica.

i denti bianchi e regolari gli brillavano qua e là di schegge d’oro


quei corpuscoli bianchi


una pantera nera


biondi capelli querciapallida


fosca massa verde di liquido


faccia di vitello sgomento dorata di marmellata d’arance


panciotto color primula


rosso fortore di rapina nel pelo


astuccio di velluto violetto


conchiglie maculate


gli occhi acquistando una azzurra vitalità


e si potrebbe continuare all’infinito per solo mio diletto a raccogliere le innumerevoli pietruzze colorate del pavimento su cui è costruito il racconto… Ma torniamo a noi.

Ecco: il senso è quello di giocare con i colori in massima libertà assommandoli a piacere senza mai usare la U.

Ecco un mio esempio:

Viola si elevò dalla botola nera che le serrava la rosea gola con fango schizzato e frammenti terra di Siena e ocra che le macchiavano l’abito lilla. Si mise distesa tra erba smeraldina e lichene ottanio. C’erano fiorellini giallo pallido che avevano un odore di glicine. Guardò il celeste del cielo e respirò aria d’anice.

Buon lunedì a tutti


Dalla scorsa settimana il sole splende giallo e brillante sopra la Finlandia. Le chiare albe spandono bagliori rosati colorando le bianchissime distese di neve.
Quanto e’ diverso il panorama nelle stagioni!
A marzo non c’e’ traccia di verde estivo nei campi, non si vedono ori, porpora e rossi ottobrini nei boschi, e’ scomparso persino il grigiore invernale. Le nere notti si sono ridotte a poche ore violacee e il cielo si fa color oltremare al tramonto.
La primavera qui e’ una stagione di transizione. Stanno tornando i primi migratori: dove il niveo biancore si scioglie e lascia il posto all’ocra dell’erba secca, arrivano le prime pavoncelle a becchettare.

http://traitaliaefinlandia.com


E colore sia.
Che bello! La primavera porta verde smeraldo diverso da prato a prato. Il cromatismo del piano dal marrone invernale si trasforma in verde chiaro che diventa intenso col passare dei giorni. Poi si riempe di fiori rossi, gialli, cobalto. Violette dalle colorazioni intense viola si mescolano con le prataiole bianche.
Alice senza niente osserva il giardino che dalla finestra della camera mostra il suo splendore. Indossa il vestito rosa pastello e si sdraia sopra la coperta celadon e magenta. La macchia di colore gradevole nell’ambiente bianco avorio delle pareti insieme al pavimento marrone chiaro che mostra vene ottone antico.
La sorella Rosa si vezzeggia davanti allo specchio col vestito vaporoso color pervinca e albicocca. La chioma rosso tiziano occhieggia sopra il viso dall’incarnato color salmone.
«Quando andiamo ?» Chiede la sorella desiderosa di mostrarsi a ogni persona nel pomeriggio col cielo celeste intenso e piccoli greggi di nembi bianchi.
«Tra un’ ora e sarà tramonto spettacolare. Rosso, arancio con strisce di nero col sole rosso sangue».
Rosa alza le spalle e passa nella stanza accanto: il color aragosta predomina sulla terra di siena del pavimento.

https://newwhitebear.wordpress.com


Il signor Zaffiro desidera fare l’opera d’arte astratta… va a comperare i pennelli e la scatola magica dei colori…
c è… il Rosso… inno all’amore… alla passione…
il Celeste… per guardare meglio il cielo…
il Bianco… per il candore dei bambini…
il Rosa… simbolo di affetto… dolcezza e femminilità…
il Verde della speranza…
il Giallo dell amico sole…
il Marrone… per rendere omaggio alla terra…
l’ Arancione… per i giochi e l’allegria…
anche il Nero e il Grigio… morte e tristezza… per non dimenticare che fanno parte della vita…
spennellate di beige… porpora e lilla…
e… volendo anche… il viola e l’indaco…
ecco… si potrebbe fare l’ Arcobaleno!

*Cinzia


Ecco, vieni a proposito con il tema della settimana, lo dicevo già ieri: tra i mestieri che mi sarebbero stati graditi e non so fare c’è ciò che ha attinenza con la matita da disegno o coi pennelli da pittore. Non so tracciare tre linee in croce o cerchi giotteschi nemmeno col compasso. E per dipingere, oltre alla poca destrezza, ho difficoltà a cogliere la gradazione dei colori. No, non sono daltonico, non essere maligna, il rosso lo vedo bene, come il verde e il giallo dei semafori. È che se c’è penombra non percepisco le differenti gradazioni: bianco candido, avorio, panna, per me sono identici, e confondo il verde pallido con giallo smorto, il celeste slavato con il grigio londinese o il bianco sporco. Insomma, esco di casa convinto di essere in ghingheri in un completo grigio ferro ma poi al sole mi accorgo che la giacca tira al nocciola e i pantaloni tendono all’ocra, per non parlare della camicia che mi vira al viola sotto gli occhi.
Ma sto divagando, parlavamo di arti e mestieri e volevo dirti che forse sarei ottimo pittore o almeno discreto imbianchino, se solo avessi abilità nella mano e distinzione dei colori negli occhi.
ml

https://orearovescio.wordpress.com


Primavera nel prato
Eros bambino copre giocoso le verdi praterie, roride di rivoli di chiare risorgive, con le rosee carni e intorno l’erba verde già splende di smeraldi e marmi serpentini, diamanti, trafitta da raggi di sole, arancio, porpora e oro.
Si destano nidi di piccole viole graveolenti di magenta, melanzana, orchidea, vino.
Bianchi narcisi sbocciano, primule sciolgono i petali gialli, palpitando come farfalle.
Accarezza il vento la molle terra, fertile, aperta ai giochi d’amore, tanto che, se le accosti l’orecchio, ne senti il gemito e la voce che trema e ripete “vieni.”
Sopra, si apre un cielo celeste chiaro, come l’occhio di dea, fosse Afrodite?
Intanto Pan, trotterellando intorno, soffia nella siringa e pensa alla ninfa che, per non darglisi, si cambiò in canna.

https://silviacavalieri.com


Evviva la primavera
arrivata leggera leggera
con violette fiorite nei prati
narcisi gialli incantati
bianchi petali di ciliegio
nati all’improvviso, come per sortilegio
e celesti nontiscordardimé
che occhieggiando fan bella mostra di sé.

https://wordsmusicandstories.wordpress.com

31 pensieri su “Un po’ di colore Lipogramma in U

  1. Evviva la primavera
    arrivata leggera leggera
    con violette fiorite nei prati
    narcisi gialli incantati
    bianchi petali di ciliegio
    nati all’improvviso, come per sortilegio
    e celesti nontiscordardimé
    che occhieggiando fan bella mostra di sé.

    PS Mi sono collegata al tuo bel post
    Grazie!!!🎈🎈🎈

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  2. Prima o poi riuscirò a partecipare alla tua proposta del lunedì, a quanto ho capito sono ancora in tempo! Per ora ti propongo qualche riga di Van Gogh:
    “E il mio grande dispiacere è che tu non possa vedere le belle cose che vedo io. Il cespuglio è verde, un verde bronzo e variegato. L’erba è molto, molto verde (…) il cielo è molto, molto azzurro (…) un cipresso funebre tutto nero si rizza lì sopra e alcune figurine colorate girovagano sul sentiero rosato. Ah, come desidererei che tu vedessi tutto ciò che vedo in questi giorni. Davanti a tante belle cose non posso far altro che lasciarmi andare”.

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  3. Primavera nel prato
    Eros bambino copre giocoso le verdi praterie, roride di rivoli di chiare risorgive, con le rosee carni e intorno l’erba verde già splende di smeraldi e marmi serpentini, diamanti, trafitta da raggi di sole, arancio, porpora e oro.
    Si destano nidi di piccole viole graveolenti di magenta, melanzana, orchidea, vino.
    Bianchi narcisi sbocciano, primule sciolgono i petali gialli, palpitando come farfalle.
    Accarezza il vento la molle terra, fertile, aperta ai giochi d’amore, tanto che, se le accosti l’orecchio, ne senti il gemito e la voce che trema e ripete “vieni.”
    Sopra, si apre un cielo celeste chiaro, come l’occhio di dea, fosse Afrodite?
    Intanto Pan, trotterellando intorno, soffia nella siringa e pensa alla ninfa che, per non darglisi, si cambiò in canna.
    Ciao Elettasenso, buona serata!

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  4. Ecco, vieni a proposito con il tema della settimana, lo dicevo già ieri: tra i mestieri che mi sarebbero stati graditi e non so fare c’è ciò che ha attinenza con la matita da disegno o coi pennelli da pittore. Non so tracciare tre linee in croce o cerchi giotteschi nemmeno col compasso. E per dipingere, oltre alla poca destrezza, ho difficoltà a cogliere la gradazione dei colori. No, non sono daltonico, non essere maligna, il rosso lo vedo bene, come il verde e il giallo dei semafori. È che se c’è penombra non percepisco le differenti gradazioni: bianco candido, avorio, panna, per me sono identici, e confondo il verde pallido con giallo smorto, il celeste slavato con il grigio londinese o il bianco sporco. Insomma, esco di casa convinto di essere in ghingheri in un completo grigio ferro ma poi al sole mi accorgo che la giacca tira al nocciola e i pantaloni tendono all’ocra, per non parlare della camicia che mi vira al viola sotto gli occhi.
    Ma sto divagando, parlavamo di arti e mestieri e volevo dirti che forse sarei ottimo pittore o almeno discreto imbianchino, se solo avessi abilità nella mano e distinzione dei colori negli occhi.
    ml

    Piace a 3 people

  5. questo è il mio lipogramma…
    speriamo che vada bene!

    Il signor Zaffiro desidera fare l’opera d’arte astratta… va a comperare i pennelli e la scatola magica dei colori…
    c è… il Rosso… inno all’amore… alla passione…
    il Celeste… per guardare meglio il cielo…
    il Bianco… per il candore dei bambini…
    il Rosa… simbolo di affetto… dolcezza e femminilità…
    il Verde della speranza…
    il Giallo dell amico sole…
    il Marrone… per rendere omaggio alla terra…
    l’ Arancione… per i giochi e l’allegria…
    anche il Nero e il Grigio… morte e tristezza… per non dimenticare che fanno parte della vita…
    spennellate di beige… porpora e lilla…
    e… volendo anche… il viola e l’indaco…
    ecco… si potrebbe fare l’ Arcobaleno!

    ciao Eletta…
    buonissima notte a Te! 🌜🌌

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  6. E colore sia.
    Che bello! La primavera porta un verde smeraldo diverso da prato a prato. Il cromatismo del piano dal marrone invernale si trasforma in un verde chiaro che diventa più intenso col passare dei giorni. Poi si riempe di fiori rossi, gialli, cobalto. Violette dalle sfumature intense viola si mescolano con le prataiole bianche.
    Alice senza niente osserva il giardino che dalla finestra della sua camera mostra il suo splendore. Indossa un vestito rosa pastello e si sdraia sulla coperta celadon e magenta. Una macchia di colore gradevole nell’ambiente bianco avorio delle pareti insieme al pavimento marrone chiaro che mostra venature ottone antico.
    Sua sorella Rosa si vezzeggia davanti allo specchio col vestito vaporoso color pervinca e albicocca. La chioma rosso tiziano occhieggia sul viso dall’incarnato color salmone.
    «Quando usciamo?» Chiede la sorella desiderosa di mostrarsi a tutti nel pomeriggio con un cielo luminoso di celeste intenso e piccoli sbuffi di nuvole bianche.
    «Tra un ora e sarà un tramonto spettacolare. Rosso, arancio con sfumature di nero col sole rosso sangue».
    Rosa alza le spalle e passa nella stanza accanto: il color aragosta predomina sulla terra di siena del pavimento.

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  7. Buon lunedi’ anche a te. Oggi ho scritto una cosa piu’ lunga:

    Dalla scorsa settimana il sole splende giallo e brillante sopra la Finlandia. Le chiare albe spandono bagliori rosati colorando le bianchissime distese di neve.
    Quanto e’ diverso il panorama nelle quattro stagioni!
    A marzo non c’e’ traccia di verde estivo nei campi, non si vedono ori, porpora e rossi ottobrini nei boschi, e’ scomparso persino il grigiore invernale. Le nere notti si sono ridotte a poche ore violacee e il cielo si fa color oltremare al tramonto.
    La primavera qui e’ una stagione di transizione. Stanno tornando i primi migratori: dove il niveo biancore si scioglie e lascia il posto all’ocra dell’erba secca, arrivano le prime pavoncelle a becchettare.

    🙂

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