Un altro borgo

Si raggiunge percorrendo per mezz’ora un’erta pietrosa. Erano diversi anni che non ci tornavo. Ricordavo questo gruppo di case e la pace e bellezza di questo luogo. Ricordavo la salvia magnifica che godeva dell’esposizione al sole.

Stamattina non c’era nessuno, neanche il sole che è arrivato più tardi salendo dietro il monte. Le piccole strade deserte. La fontana che canterellava solitaria.

Le case così belle e così irraggiungibili se non con la fatica della salita. Certi affreschi freschi. Non c’erano anni fa. Misurati belli.

Chissà chi ci abita d’estate. Dietro la piccola chiesa c’è un minuscolo cimitero con pochi nomi. Un tempo c’erano persone e famiglie che qui vivevano anche quando la neve seppelliva tutto per mesi. Praticamente un eremo.

15 pensieri su “Un altro borgo

  1. sono quei piccoli borghi che ci fanno emozionare tantissimo. Durante i miei viaggi non manco mai di fotografarne qualcuno, la pace che trasmettono, unita a quella sensazione di malinconia coinvolge davvero, talvolta riesce persino a commuovermi….😉👍👍👍👍

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