Scorrere il tempo

Mi piace scorrere le immagini del tempo che fu. Con il digitale in un attimo si ha percezione del tempo che passa, di ciò che è stato e non c’è più, delle trasformazioni e crescite. Delle mancanze.

Un pranzo in vetta con amici. Il mio gattino così piccolo prima che diventasse una lince… Il mio braccio ingessato. Il lago ghiacciato. Il giardino bianco di neve. Le mie gambe stese a tremila a vedere il cielo dietro la catena montuosa. L’amica che non c’è più. Il giardino zen che l’alluvione ha spazzato via.

Google foto mi permette di sbirciare le immagini di tre, due anni fa. E ogni volta resto stupita sui cambiamenti mutamenti e trasformazioni. Com’era la mia casa prima che diventasse mia. Com’era la mia vita prima che scegliessi di vivere definitivamente in montagna.

Tutto cambia. Nulla è permanente.

Eppure siamo così stolti da tenerci saldamente attaccati a una zattera di nulla.

Vivere il momento. Vivere l’attimo fuggente. Goderlo a pieno. Questo è quello che vale. Il passato resta nei fotogrammi, nelle istantanee. Il futuro è già oggi.

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