
Ho una montagna di libri. Francamente non riesco proprio a capire come ho fatto a leggerli. Perché in questo momento non ho voglia di leggere libri. Non mi prende il desiderio di scorrere le pagine e le righe e trovare una storia. Una sorta di apatia e disincanto. Come se non mi interessasse più scoprire e sapere, curiosare e imparare. Sto per lo più ferma. Immobile. Tranne quando cammino e allora sento il profumo dell’aria e sto bene. Il sole adesso arriva presto a baciare la mia casa. Edo ed io ce lo godiamo.

Dev’essere perché non riesco ancora a scrivere a lungo. Leggere e scrivere per me sono sempre stati strettamente connessi legati intercorrelati. Se leggo devo scrivere. Se scrivo devo leggere.
Non è che proprio non ho letto nulla. Ieri ho letto Una storia semplice di Sciascia. E ultimamente ho letto dei libri in ebook. Bartezzaghi Nothomb e Bagni di foresta e altri che non ricordo… Ma così: senza una vera passione. Quella che avevo e che mi ha fatto leggere da sempre centinaia e centinaia di libri.
Fasi così che ho imparato ad accettare. Mi concedo pause. Mi concedo attimi di vuoto. Mi concedo il nulla. Poi lo so si riparte improvvisamente con più verve. È così anche la vita: pause tra un pieno e un vuoto.

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