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Un anno

Da Pinterest

Un anno come pesci fuor d’acqua, senza il nostro elemento principe: la libertà.

La libertà di muoversi la libertà di andare al ristorante la libertà di abbracciare i nostri cari la libertà di vedere i nostri amici la libertà di respirare senza schermi la libertà di incontrare persone senza che ti scatti la paura – la libertà di andare al cinema al teatro in palestra in vacanza la libertà di andare in biblioteca libreria a un seminario a una presentazione a un concerto…

Un anno incatenati nella nostra piccola cella a guardare la porzione di cielo rossa che magari cambia di colore

La chiamano Pandemic Fatigue, fatigue da corona virus. È intorno a noi sospesa nell’aria – metaforica – che circonda e assedia le nostre menti. Tutto più difficile tutto più preoccupante tutto diretto dal contagio.

Un continuo tiro al bersaglio e la speranza di non diventare tu il centro del bersaglio o i tuoi cari.

Una fatica di un anno. Quando – e se – usciremo a riveder le stelle?

P. s. Anche in risposta al giusto commento di Walter : ho saputo ieri per caso che le mascherine chirurgiche possono essere messe in lavatrice e resistono senza alterarsi fino a 5 lavaggi anche a 60 gradi. Mi chiedo visto l’uso e consumo con un peso importante sul piano economico e dell’eco sistema, perchè questa notizia non sia sulle pagine dei quotidiani. Per quanto mi riguarda le ho già lavate. Non serve fare un bucato a parte : insieme al solito bucato.

15 risposte su “Un anno”

Non mi pare che ci siano alternative… Ho avuto un familiare in terapia intensiva un mese. Che ci piaccia o no il Covid esiste. Mi auguro che la popolazione faccia tutto il possibile per seguire le regole ( gli assembramenti visti nelle città ultimamente non mi paiono adeguate, anche se capisco la stanchezza e la voglia di normalità), nel contempo mi auguro che chi ci governa migliori alcune situazioni. Buona domenica Walter 🌷

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Non fraintendermi, sono sicuro che l’emergenza sanitaria esista e colpisca molte persone anche in maniera grave. E che quindi vadano tenuti comportamenti idonei. Personalmente la mia vita prepandemia non era molto diversa da ora, per cui non soffro particolarmente delle restrizioni. Il discorso è lungo e complicato, le fonti di informazione si contraddicono quotidianamente, aleggia su tutto una pesante incertezza. La mia paura è che a governare (nel mondo) non sia il buon senso ma il denaro… E questo non può portare a nulla di buono. Buon proseguimento 🙂

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Ah, certo anzi la tua riflessione mi consente di aggiungere una cosa saputa ieri per caso, che ha sempre a che fare con il denaro e che ora aggiungo al mio testo di stamattina. 🌹

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La democrazia é in pericolo e la disinformazione dilaga i mass media ed i big del digitale dettano legge cosa succederà ? IL Covid come moltissime altre malattie, batteri e chi più ne ha ne metta ci sono sempre stati ora sono diventati nevrosi fobia isolamento insonnia depressione solitudine violenza violazione

Ancor peggio della malattia stessa
Chi detta questo?

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Il singolo secondo me, per il bene proprio e l’altrui, deve tenere comportamenti corretti e responsabili, senza lasciarsi travolgere da ogni notizia (vera o falsa che sia) e da quelle sterili discussioni che troppo spesso ne scaturiscono. La gestione della pandemia più volte mi ha lasciato perplessa, quando per eccesso di zelo, quando per decisioni opposte, dettate da motivi che con la salute pubblica dovevano avere poco a che fare. Ancora una volta, dati alla mano, chiedendoci se e quanto siamo disposti a rischiare, sta a noi muoverci nell’ambito dei gradi di libertà consentiti. Io, per esempio, non sono disposta ad accalcarmi fin da prima dell’apertura davanti a un famoso negozio di gadget e articoli vari, altri lo fanno? Bene, si accomodino pure!

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pensavo si rovinassero del tutto lavandole in lavatrice, ad ogni modo ormai costano così poco che costa più il lavaggio della lavatrice che la mascherina in se stessa. Riguardo il dramma che stiamo vivendo, veramente un anno da dimenticare!!! Ora forse con i vaccini ne usciremo, speriamo presto, non se ne può più. Intanto anche oggi qua in Liguria in zona arancione non si riusciva a camminare sulle passeggiate dalla gente che c’era, tanto valeva che lasciassero giallo, tanto peggio di così, sembrava di essere tra la folla dei mercatini di Natale dalla ressa..

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