Camminare

Camminare nella neve alta sprofondando fino a metà gamba in mezzo al silenzio assoluto… Che differenza dal chiassoso via vai delle vie cittadine per lo shopping natalizio.

Non ho idea da quanto tempo non vado a fare shopping in una via cittadina. Forse da più di un anno, forse due.

Stamattina al camion del fruttivendolo in piazza, un uomo ha chiesto al mio vicino di casa che stava scherzando con me, se ero “una milanese”. Ho dovuto spiegare che no, io ero “una residente” da due anni. Ma lui era stupito perché non mi aveva mai visto. Certo che con cappello occhiali e mascherina nera era un po’ difficile capire chi fossi.

Invece io mi sento proprio del luogo perché vivo il luogo. In ogni suo angolo dove solo tracce di lupi e di volpi. E non mi fa paura sprofondare nella neve in sentieri deserti. Senza ciaspole e sci. Solo ramponcini nello zaino caso mai trovassi il ghiaccio.

Difficilmente trovo le abitanti non milanesi a spasso come me. Hanno sempre qualcosa di più importante da fare. O magari pensano che basta la vista del paesaggio montuoso per viverlo.

Invece io penso che occorra lasciare le proprie impronte per vivere un luogo. E conoscere ogni sasso panchina rivo. In ogni stagione lasciare orme del nostro cammino mescolando il nostro respiro al respiro della natura.

Entrare con tutti i cinque sensi nel paesaggio. Anche il gusto si può esercitare per esempio assaggiando la neve. Della vista scrivo spesso perché guardare è diverso da “vedere”. Con il senso del tatto si tocca l’asperità della pietra, il freddo gelido del ghiaccio, la morbidezza della neve. Con l’olfatto si sentono i profumi della stagione. In autunno erano le foglie a emanare la loro cromatica fine, ora è la neve con il suo inconfondibile profumo. E, infine, c’è l’udito. Personalmente preferisco il silenzio allo schiamazzo.

( Immagini fotografiche di Eletta Senso)

28 pensieri su “Camminare

  1. anche io sono per il silenzio, abito a Milano, ma in pochi passi raggiungo parchi abbastanza isolati, dove passa poco traffico automobilistico e umano. Certo, non è il silenzio della montagna, nè il profumo, nè l’aria …

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  2. sicuramente la neve e la pace che si respira sono ben un’altra cosa rispetto al caos indefinito delle nostre città. Io devo dire che d’inverno non vado mai in montagna, per vari motivi, il primo è che andare con la macchina nuova su strade che non sai come sono non mi piace per niente, di mettere le catene non ci penso neppure, quindi preferisco andare dove non ce n’è. Poi dovrei comprarmi abbigliamenti adatti, l’ultima volta c’ero andato con i pantaloni che uso qua in città, ero zuppo come se fossi finito in un lago, non avendo le ciaspole per avanzare sprofondavo nella neve, solo che con quei pantaloni era come se fossi nudo. Ad ogni modo adoro vedere i paesaggi innevati… 😉

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  3. Dal Salento ammiro i tuoi racconti… qui nevica di rado e quelle poche volte che succede diventa una festa! quindi grazie alle tue parole rivivo quei momenti di eterna felicità e di pura e incantevole innocenza… perchè basta un fiocco di neve per ritornare bambini… grazie Eletta 🙂

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      1. dai ti aspetto la prossima estate se tutto andrà bene 🙂 oh qui i miracoli a volte succedono eh… chissà se a Natale non ci scappa uno scherzetto 🙂

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