Leggere i quotidiani

Leggere i quotidiani la mattina non è esattamente come ricevere un buongiorno. Affollamenti nelle vie e nelle code degli impianti sciistici d’oltre confine , risse per strada tra ragazzi a Roma, liti nel governo…

Ora ci si mette anche il Cashback con le sue complicazioni e inutili perdite di tempo. Alla faccia della semplificazione .

Come nell’articolo di Severino Salvemini, oggi sul Corriere, anch’io non sono una nativa digitale ma non sono nemmeno completamente digiuna di quelle pratiche basilari per navigare accedere e operare in rete.

“Spid e app Io: la mia via crucis da prof digitalizzato: mi sono arreso al bonus Cashback” https://www.corriere.it/economia/consumi/20_dicembre_06/mia-via-crucis-prof-digitalizzato-spid-app-io-spoiler-mi-sono-arreso-1f4b5008-37d7-11eb-8ee8-3626ca43a0a8.shtml?&appunica=true

Anch’io ho già perso almeno un’ora giorni fa per cercare di attivare il servizio. Oggi riproverò. Eppure sono già dotata di Spid. Ma un robot scemo non mi fa passare. La mia banca mi ha anche mandato una mail dicendomi come attivare “velocemente”. Peccato che quanto veniva indicato non era ancora operativo.

Se poi teniamo conto che, visto le abbondanti nevicate è il quarto giorno che sono senza rete e linea telefonica ( sto utilizzando il ponte di un altro telefono momentaneamente) potete capire il folle desiderio di rimettermi con carte codici apparecchi a ritentar migliore sorte.

Meno male che il Premier ha detto : Vedrete sarà facile – in conferenza stampa per l’ultimo DPCM…

18 pensieri su “Leggere i quotidiani

  1. Pensare che io uso il banking solo per controllare il mio conto corrente e scaricarne gli estratti conto, ho sempre rifiutato il bancomat o altre carte di credito, non faccio acquisti on line…e questo non dipende dalla mia età, ma solo da quel piccolo fondo di anarchia e ribellione che alberga in me fin dalla lontana infanzia. E poi, non mi fido di chi dà un osso al cane prima di bastonarlo. Invece di fare tante concessioni, chi ci governa dovrebbe fare delle leggi chiare e utili, invece di decreti a macchia di leopardo alcuni veramente assurdi e confusionari.

    Piace a 1 persona

    1. Brava Neda, pensa che io ho sempre favorito e scelto un piccolo emporio sotto casa dove c’era poca roba ma di qualità. Ora che abito in vetta da sempre faccio la spesa negli unici due negozi… Ora più che mai è bene non far morire i piccoli esercizi mangiati e divorati dall’online.

      Piace a 1 persona

      1. Anni fa ero iscritta a diversi club del libro e mi facevo arrivare i libri a casa, pagando in contrassegno. Ho anche acquistato parecchi libri nell’usato, così ho potuto completare le mie raccolte degli autori che mi piacevano di più. Ora ho una biblioteca ben fornita e sto rileggendo libri letti molti anni fa. Ma è l’unica cosa che acquistavo “per corrispondenza”. Non concepisco l’idea di acquistare vestiti o scarpe on line, senza prima toccarli, provarli e capire se sono veramente adatti a me. Bene o male qui al paese trovo un po’ di tutto e se qualcosa manca posso andare in città o in un paese vicino. Mia figlia, invece, acquista molto on line, per lei è più comodo. Altra generazione, altri bisogni, altre abitudini.

        Piace a 1 persona

  2. io avevo creato lo spid proprio nelle scorse settimane per poter accedere alla famosa lotteria degli scontrini che dovrebbe partire il prossimo anno. Ora nei prossimi giorni scarico l’app io e provo a registrare le carte e l’iban, vediamo se sarà una cosa semplice… 😉

    Piace a 1 persona

  3. Subordinare una serie di iniziative, giuste o meno che siano, all’utilizzo della tecnologia, esclude soprattutto gli anziani dalla possibilità di poter fruire di un qualsiasi beneficio.
    Secondo me, ciò, ancorché costituzionale o meno, il che è tutto da dimostrare, è quanto meno di dubbia moralità.

    Piace a 1 persona

I commenti sono chiusi.