
Ti porto via dai ruggiti e stremiti
nell’angolo segreto
di nuvole e piume.
Starai accoccolata
tra celestiali gioielli
Ti porterò
dove i pini sono coni solidi
verde profondo denso
tra i rubini e zafferano
Ti porterò
dove sorgono
le ultime fiammate
di questo autunno greve
Ti porterò via
dal ridicolo girotondo delle noie e discussioni
dai litigi infantili per il giocattolo rubato
E
voleremo verso le radure
dove abitano le anime sensibili
Ti terrò stretta con un soffio di tenerezza :
– per la tua aria così esausta e sgualcita
per l’assalto dei piccoli draghi
e cerberi la notte
per il ghigno delle Moire
con le lame taglienti
– e il fantasma gelido e silenzioso –
che s’aggira con la pronta lama.

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