Queste betulle non ci sono più per via di una valanga che, due anni fa, le ha portate via.
Sul percorso non ci sono più le persone che lo hanno punteggiato questa affollata ultima estate. Stamattina c’era il vuoto.
Non c’è più il bar aperto, non c’è più problema di parcheggio, non ci sono più tutti i negozi aperti.
L’alluvione di settimana scorsa ha portato via la fine della passeggiata: non c’è più argine, ponte, asfalto, parcheggio.
Fino alle settimane precedenti per far contenta un’ospite ( mia madre ) ho fatto quasi quotidianamente la passeggiata passando sopra il bel ponte di legno.
Tutto muta, tutto cambia. Pensiamo sempre di essere al sicuro con i piedi per terra ben saldi, finché un refolo più forte di vento ci fa volare via.
E pensare che certuni dicono che Conte ci ha salvato la vita ottenendo dei miliardi dall’Unione europea. Ma certe cose non si comprano! Vaglielo a far capire a certe testone stupide 😆La Natura non si può ricostruire e molti negozi non riapriranno e molti paesi diventeranno disabitati e fabtasmi di un passato che non esiste più. Quanto son sciocchi certi esseri unani. 😣
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In primis: non morire, stare bene, salvarci. Noi e l’ambiente.
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Che triste… però sei riuscita a donare loro un bellissimo ricordo condiviso, grazie! Anche la 1 foto è bellissima!!❤
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Grazie Rebecca, sempre gentile. Buona serata 💓
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Le betulle sono un incanto, la distruzione è sconvolgente. Non pensavo, anche lassù
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Purtroppo anche qui giorni da tregenda 😬
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una tragedia immane che in poche ore ha stravolto paesaggi, vite umane, borghi. Le nostre certezze spesso sono più fragili delle foglie d’autunno…
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È incredibile la potenza che può assumere l’acqua in certi frangenti.
Spiace per il sentiero della passeggiata, e ancor di più spiace per le betulle che hanno una commovente fragilità, quando non è l’acqua a trascinarle via è la neve a spezzarle o il vento a sciuparle. Destino triste le betulle.
ml
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Sì un po’ mi mancano perché erano sentinelle all’inizio della bella passeggiata… così come mi mancherà il ponte di legno che univa il centro alla pineta… Buona serata caro Massimo 🍃🍂
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L’effimero è molto più presente di quanto crediamo nelle nostre vite, ma silenzioso in qualche modo alimenta ciò che lo è molto meno (o così dovrebbe essere). Equilibrio.
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Quanto è vero…
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Ciao Ale 😘
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Una buona serata😘
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Mi dispiace molto per quello che è successo. Io spero veramente che le cose cambino, che le persone imparino dai proprio errori.
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Speriamo soprattutto in un intervento più intelligente e lungimirante per la tutela ambientale 🍃🍂☺
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È sempre triste vedere ciò che ci piace andarsene, in un modo o nell’altro.
Ti auguro che al posto delle amate betulle, un giorno, possa crescere qualche altro albero a cui affezionarsi 😊
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Sì, per fortuna la Natura sa rigenerarsi e rinascere anche dalle proprie ceneri… dovremmo imparare la resilienza 😉
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Secondo me dovremmo solo applicarla: credo sia innata, ma ben nascosta 😉
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Condivido in pieno il sentimento di precarietà, caducità, impotenza, infine nullità dell’uomo di fronte alla cosiddetta Natura, che è poi l’ambiente, in senso più esteso e globale, il pianeta che lo ospita e ha vissuto la propria evoluzione… Ecco. In breve il pensiero si dilata a favore di un relativismo che ci fa piccoli e molto, molto deboli; basti pensare alla crisi generata dalla “forma di vita” (tecnicamente credo non si possa nemmeno definire tale, in quanto abbisogna di qualcosa di più evoluto e complesso per “nutrirsi e riprodursi”) più elementare, basica e primordiale (il “virus”) a quella che si (riflessivo) crede essere quella più evoluta in assoluto, ovvero il sapiens.
Ora. La Natura è violenta, feroce, crudele, incurante… Ed è altrettanto meravigliosa e bella. Le due realtà, le due anime (anche nelle forme animali) convivono. Per questo, osservando le fotografie dei luoghi in cui vivi, nonostante i possibili rischi e disagi nutro una sostanziale invidia.
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Capisco l’invidia 😉 ma essere a continuo contatto con la Natura porta, inevitabilmente, a essere più coscienti di essere strettamente legati alla impermanenza e caducità, come tu sapientemente hai scritto. Grazie e buona giornata 🍂🍃
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Sì. In fondo basta camminare e addentrarsi in un bosco per provare ebbrezza e paura al contempo. La montagna (ma anche il mare sa farlo bene) insegna come le prospettive (anche di vita) cambino da un istante all’altro.
Pensavo… quel contatto con la natura, tornando al senso di un tuo recente commento/pensiero, può essere uno stimolo a “sentirsi e rimanere vivi” di fronte alla precarietà e all’impermenenza di vite e cose…
Una buona giornata anche a te.
P.
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Eppure non abbiamo ancora imparato…
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Purtroppo no, siamo preda di onnipotenza e hybris… Buona giornata 😉
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Ahimè, vero…
Buona giornata anche a te. Era un bellissimo paesaggio, un pensiero per cosa e chi ne ha fatto parte 🤗🌷
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al di la della indubbia drammaticità, però, il tenerlo bene a mente può regalare un approccio adattivo più sano nel vivere
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Esattamente, godendo di tutto ciò che abbiamo nel qui e ora. Buona giornata 🍃🍂
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a te 🌻
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Che tristezza!
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No, tutto cambia. È bene tenerlo a mente per vivere bene. Buona giornata Silvia 🍃🍂
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Dicevo le devastazioni prodotte dalle alluvioni, i danni ale cose e specialmente alle persone. Buona giornata a te!
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Eh sì. Soprattutto per chi non ha perso una passeggiata, ma una casa! Ciao Silvia 🍃🍂
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