Il vento e il volo

Il vento ha spezzato le ali alle farfalle. Ieri ne ho trovata una a terra morta.

Quella arancione, invece, era viva e svolazzava felice sui fiori. Non mi sono accorta dei piccoli tagli alle sinuose ali finché non mi sono avvicinata per fotografarla.

Come certi umani, portava con leggiadria i traumi delle sferzate del vento avverso.

Mi sono sempre piaciute le farfalle: per la loro leggerezza e per i loro abiti luminescenti.

Qui è facile trovare il Macaone. L’ho visto anche stamattina: volava alto nel cielo blu.

Uno dei miei scrittori preferito è Nabokov. Entomologo e grande amante delle farfalle. Alcune fotografie in bianco e nero lo ritraggono con grandi retini.

Mettere in una teca il corpo di una farfalla crocifissa da uno spillo è come uccidere la libertà e il gusto del volo. Lo trovo orrendo.

Lasciamo che queste ballerine volanti colorino l’estate.

9 pensieri su “Il vento e il volo

  1. Bellissima l’ultima, la macaone.
    Due considerazioni: ho in una scatola farfalle trovate morte e anche ali di farfalle trovate in terra.
    Le guardo attraverso il vetro della scatola per non rovinarle.
    Però, non dimentico mai che le meravigliose farfalle non sono altro che gli odiosi bruchi che prima avevano devastato le foglie dei miei vegetali, anche se non ho mai distrutto i bruchi, anzi, quando trovavo i bruchi delle macaone sulle ombrellifere, li allevavo per mostrare a mia figlia tutta la metamorfosi, per poi lasciarle libere non appena uscite dalla crisalide.

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