Come Penelope

Oggi ho cucito. Ho preso ago e filo, e per un’ora ho cucito.

Mentre cucivo pensavo. A Penelope e al suo fare e disfare – che è tutto un lavorare. Alle nonne e mamme di un tempo che avevano sempre le mani intente a sferruzzare cucire ricamare…

Attività che permettono alla mente un pensiero lento sciolto libero.

Gli uomini di un tempo, come mio padre e mio nonno, avevano altri mestieri e, probabilmente, anche loro una diversa pausa mentale.

Il lockdown ha riportato a fare lavori manuali: dipingere filare impastare… probabilmente c’era bisogno di una pausa per tutti i frenetici.

Chissà che non sia nato un nuovo pensiero lento, più riflessivo, più consapevole del tempo e del suo valore.

Chissà.

19 pensieri su “Come Penelope

  1. Sul discorso in generale mi sa che è un’utopia…
    Ma è vero che fare lavori manuali aiuta la mente! Io non li posso più fare, facevo uncinetto e pannolenci, perché per la cervicale sono terribili… Ma cerco di entrare in quello stato quando faccio altre cose pratiche!

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    1. Di cosa dubiti Giuliana? Che qualcuno lavorando con le mani riesca a trovare uno spazio più sciolto della mente? Tu che dipingi sai com’è bello entrare nel flusso creativo: il tempo è come fermo o svanito.

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    1. Bella risposta. Mi piace molto: scucire una parte di vita. In effetti, come mi scriveva ieri un amico, cucire rammendare unire pezzi scucire… sono azioni metaforiche.

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