Tra i giochi di allenamento cerebrale che faccio quotidianamente, ce n’è uno con un elefantino che deve attraversare un fiume di parole per arrivare alla madre. I salti devono essere effettuati sulle parole buone.
Le parole buone sono: più amo dare vivo gaio sano pace vero cura vita eroe ben fido agio puro…
Le parole cattive sono: lite buio odio caos alt teso baro vano fifa male vile rude ira zero cupo noia mai…
Ecco. Invece di essere più buoni a Natale, sarebbe bene, ogni mattina dell’anno decidere che salti fare: sulle parole buone o sulle parole cattive.
Ciascuno è responsabile – ogni attimo – di quello che decide di fare e ne subisce le conseguenze.
Chi salta sempre sui tasti: vile odio male baro cupo fifa noia… avrà come moneta di ritorno esattamente quello che semina.
Scegliere il mal- essere o il ben- essere tocca a noi ogni giorno. Legge dell’attrazione o no. Non possiamo aspettarci bene amore gioia cura se non seminiamo amore gioia cura, ma indifferenza noia sbadiglio odio e cupezza.
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