Che cos’è l’orgoglio

Che cos’è l’orgoglio?

È uno stato eccessivo della propria personalità che porta a isolare la persona, alterandone i rapporti sociali e affettivi.

L’orgoglio mura la persona in una prigione.

È praticamente molto difficile per una persona orgogliosa abbattere queste mura o rompere queste sbarre.

Probabilmente perché l’essere rinchiuso è davvero troppo fragile e senza questa protezione cadrebbe in mille pezzi.

La chiusura e la prigionia porta una sorta di clausura spesso difficilmente accettata da chi sta vicino: non c’è scambio, non c’è altro che resistenza, un muro invalicabile davanti a cui non è piacevole stare.

L’orgoglio è il contrario dell’umiltà.

L’orgoglioso non si abbassa, deve dimostrare al mondo che non ha bisogno di nessuno.

Così rimane solo perché, anche quando viene aiutato, non riconosce e non è grato.

La sua frase tipica è:

Io non ti ho chiesto niente.

Uguale a:

– Io non ho bisogno di nessuno.

Così, chi gentilmente ha dato una mano, si sente svilito e si guarda bene dal ridare una mano a questo essere così ingrato e stupido.

L’orgoglioso è fiero, smisurato, vano, fatuo, superbo.

Crede di essere sempre nel giusto, anche se riconosce un proprio errore non si abbassa a chiedere scusa.

L’orgoglio porta inevitabilmente all’arroganza.

Potremmo paragonare l’orgoglioso a un cactus. Impossibile raccogliere i frutti senza pungersi. Infatti si usa un lungo bastone con una pinza finale. I frutti così si colgono. Ma senza con-tatto.

La persona cactus è intoccabile. Trattiene l’acqua: nutrimento per sé.

Facile ricordare anche la favola della rana che – per essere grande e grossa come un bue – alla fine scoppiò.

21 pensieri su “Che cos’è l’orgoglio

  1. C’è anche una forma di orgoglio diverso: quello della consapevolezza della propria dignità, quello delle proprie radici, quello che ti aiuta a mantenere la parola data e che esige il rispetto degli altri e ti fa rispettare gli altri. Essere orgogliosi di ciò che si è, non implica mancanza di umiltà, ma conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti.

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    1. Penso che tutto ciò che hai descritto sia semplicemente dignità e auto stima. Comunque anche nei sentimenti è sempre una questione di equilibrio. Un po’ di orgoglio è necessario e lo abbiamo tutti, se diventa superbia arroganza supponenza non va bene: per noi e per gli altri. Buona giornata cara Neda 🌺

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    1. Il settore delle persone che amano giustificare qualsiasi comportamento pessimo attraverso la riflessione che in realtà vediamo negli altri dei nostri problemi. Filosofia orientale. Che conosco per lunga frequentazione. Dopo quella fase ora, come ho scritto, preferisco essere diretta e tranchant. Poi, logicamente, faccio un lavoro anche su di me. Scusami, ma dai commenti non si capisce mai l’appartenenza. Ciao Donata

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  2. Leggendoti parrebbe quasi tu stia subendo l’orgoglio di qualcuno… Che sia per te una ferita aperta… Altrimenti il pensiero sarebbe più leggero

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    1. Tutti scriviamo in base alle nostre esperienze. Non c’è scrittura che non sia soggettiva. Come stamattina ho scritto della mucca in giardino perché c’era. Sì,sono ferita e infastidita da una persona che ha costantemente un comportamento pieno di orgoglio. Ricordo che l’orgoglio è superbia. Uno dei vizi capitali, se non sbaglio.Occorre battere le mani quindi alla persona orgogliosa a tal punto da diventare superba? Grazie comunque dei tuoi commenti e benvenuta nel mio sito

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      1. Grazie del benvenuto, sei molto gentile.
        Per quanto riguarda l’orgoglio o qualsiasi altro atteggiamento che può generare una reazione che ci infastidisce, ho imparato nel mio percorso di crescita personale che tutto ciò che degli altri ci infastidisce è una sorta di specchio… In qualche maniera se veniamo feriti da un comportamento non dobbiamo pretendere che sia l’altro a cambiare (se si accorgerà e vorrà risolvere il suo problema avrà modo di farlo) ma dobbiamo lavorare su di noi per capire come mai quel comportamento ci ferisce. È un po’ difficile da spiegare qui… Da comprendere anche perché richiede un lavoro su di e lavorare su di noi è sempre impegnativo e non semplice.. Talvolta anzi spesso ci buttiamo sul voler vedere i problemi degli altri per non guardare i nostri.

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        1. Avevo capito che eri di quel settore… io sono più tranchant: se un comportamento non è buono non è buono. Punto. Poi sul fatto di lavorare su se stessi ci sta. Ti assicuro che stare accanto a una persona orgogliosa arrogante superba che non si scusa mai comporta necessariamente un grande lavoro su se stessi. Altrimenti una come me avrebbe già mandato al creatore ( per usare una espressione educata ) l’altro.
          Quindi sei un uomo. Maschio.
          Benvenuto

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  3. Però sai, come il fico d’india esiste, esiste anche l’orgoglioso e quindi ci sarà un senso.. Mi piace pensare che anche l’orgoglioso in fondo dona i propri frutti anche se difficili da cogliere, ma una volta colti magari se ne apprezza di più la bontà 😉
    Un caro saluto

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    1. Non sono per niente d’accordo. Essere pieni di orgoglio non ha alcun senso se non isolare e isolarsi. Come ho spiegato nell’articolo. Sarà, come sanno i miei lettori, che credo molto nella comunicazione base di qualsiasi relazione. Se una persona si chiude nella prigione del proprio orgoglio, che poi è superbia, non c’è proprio possibilità di interscambio. Questo è il mio pensiero. Buona giornata

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