Mano nella mano

Stamattina ho visto passare una coppia di mezza età. Camminavano mano nella mano.
Sono sempre felice di vedere una coppia così.
Sarò romantica ma l’amore, a mio parere, si vede si esterna e si concretizza anche in questi gesti.

La valutazione di una coppia può essere fatta a partire dalla prossemica.

Più sono vicini, più sono affiancati nel cammino, più lo sguardo dell’uno è collegato con lo sguardo dell’altro.

C’è stato un periodo in cui anch’io ho camminato mano nella mano. Una cameriera, servendoci alla caffetteria, ci ha detto:

– Posso dirvi una cosa?

E noi abbiamo risposto:

– Certo.

– Volevo dirvi che siete proprio una bella coppia.

L’affermazione ci ha fatto molto piacere anche perché, a livello estetico, non eravamo poi così ben assortiti.

Mantieni il bacio – mi sembra sia il titolo di un libro di Massimo Recalcati. Non l’ho letto, ma il titolo mi piace. Perché c’è un invito che non è sempre semplice mantenere e assecondare.

Mantieni il bacio, mantieni il contatto, mantieni il rispetto, mantieni l’ascolto, mantieni la gratitudine di avere accanto una persona anche se non è il primo mese: il primo tempo dell’idealizzazione, dell’infatuazione, dell’innamoramento.

Mantieni lo stupore verso l’altro e il suo mondo. Sii grato/a del tempo che puoi vivere insieme. Fatti alterare dalla sua presenza, sporgendoti dal tuo Ego. Impara a vederti nei suoi occhi. Fai in modo che ogni giorno sia vivo con lei/lui accanto. Non dare mai per scontata la sua presenza. Fai fatica a modificare certi tuoi comportamenti per adattarti alle richieste dell’altro/a.

Conquista il suo cuore con piccoli gesti o grandi gesti, non solo con le parole.

Come scrivevo ieri in un commento, Barbablú quando si è reso conto di avermi veramente persa, mi mandava tutte le settimane sontuose composizioni floreali da Mosca, non dal negozio dietro l’angolo, con bigliettini pieni di parole dettate dal cuore e dettate a Interflora.

Chi vuol bene fa gesti per non perdere chi ha vicino. Gesti forti.

L’inerzia non è amore.

19 pensieri su “Mano nella mano

  1. Non saprei… l’amore è nei gesti, si, in quelli più piccoli. Ma non necessariamente nella prossemica: quella dipende dai caratteri, dalle abitudine, dal modo proprio delle persone di interagire

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        1. Mi spiace cara, il linguaggio del corpo è proprio nostro. Poi è influenzato da tutte le nostre esperienze e storie, come tutto. Ma ci appartiene come le impronte digitali e ci racconta

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            1. Come camminiamo, ci sediamo, come accavalliamo le gambe, come stiamo seduti o in piedi, come ci rapportiamo con il corpo agli altri, tutto fa parte del nostro modo di essere nello spazio. Un’educazione rigida o una morbida possono sicuramente averci forgiato a muoverci più o meno con disinvoltura. Ma, a mio parere, alla fine siamo solo noi con la nostra unica personalità a dare lo stile.

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  2. Le coppie più anziane sono sempre uno piccolo spettacolo meraviglioso da osservare, si legge nelle loro espressioni la capacità di aver saputo conservare il loro amore nel tempo…quell’amore, che oggi, sembra così effimero e fuggevole.

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  3. Che bel post che hai scritto. Anche io rimango affascinata dalle coppie avanti con gli anni. I miei nonni non si tenevano la mano ma mio nonno era sempre davanti e gridava Basel a mia nonna quando c’era un gradino da fare. Era il suo modo di dimostrare amore per lei😘

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