Due anni qui

Ieri sera mi è arrivato il mio stemma regale per il secondo anno di pubblicazione. Waho.

Due anni. In allegra compagnia. In questa piazza virtuale tra cicalecci e discorsi con un brandy. Eravamo quattro amici al bar. Incontri scontri alterazioni discussioni empatia simpatia.

Di là, nell’altro blog c’era un’aria un po’ muffita. Intelligenza chic e choc. In alcuni anni facevo mille visualizzazioni al giorno. Non ho mai capito perché. Ma c’era un diaframma un vetro. Non c’era calore. Anche se in quello spazio ho trovato diverse persone squisite e ho fatto due incontri ” speciali”.

Nell’altro blog – che è seguito dopo la creazione del primo, racconto i sogni. L’altra parte notturna. Inconscio e simboli. In questo periodo non ricordo i sogni perché rimandano a ferite. Non ho voluto chiuderlo: come il primo é un vaso aperto che può raccogliere ancora appunti. Piazze che posso ancora visitare.

Qui mi trovo molto bene. Mi piace salterellare da un blog e l’altro, come se facessi visita ad amici. Come stai? Come ti gira oggi la vita?

Si sta raccolti intorno al fuoco a raccogliere frammenti.

Ringrazio tutti. Chi mi fa ridere. Chi mi fa riflettere. Chi mi fa giocare. Chi arriva e sparisce. Chi inventa storie. Chi scrive in poesia. Chi spiega l’arte la letteratura la cultura la cucina la storia il viaggio la tappa il percorso. Chi racconta se stesso.

Due anni qui. Con tutti voi.

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