Punteggiatura

Si insegna a usare la punteggiatura fin dalle prime classi della scuola elementare. Però c’è chi, ancora, non sa usarla. Come c’è ancora chi non sa scrivere qual è.

Ormai in Italia scrivono tutti ( dai cuochi ai postini, dagli adolescenti ai pensionati ) perciò questo stuolo di neoscrittori dovrebbe saper usare il punto e la virgola, così come i due punti e il punto e virgola.

Pare, invece, che molti oggi si siano specializzati nell’uso dei punti esclamativi. Quest’ultimi fioriscono gemellati, triplicati, quadruplicati a fine di frasi enfatiche. A che pro?

Troppi. Già Umberto Eco, a suo tempo, aveva saggiamente messo in guardia circa l’abuso di questi punti esclamativi.

Un esercizio che pochi fanno e che, invece, sarebbe utile fare è quello di scrivere una intera pagina senza punteggiatura.

Provate a togliere i punti, ad esempio. Non facile.

Qui trovate una pagina senza un punto tratta da : L’uomo sentimentale di Javier Mariás.

O provate a scrivere intere pagine senza un segno d’interpunzione, come Joyce nel suo Ulisse.

Tra le norme grammaticali, quelle che riguardano la punteggiatura sono le meno rigide. Dipende dallo stile. Una cosa è certa: solo chi ha imparato le regole le può dimenticare e travalicare, non il contrario.

23 pensieri su “Punteggiatura

  1. Adesso mi hai fatto venire voglia di scrivere un pezzo senza punteggiatura per vedere se regge. Non ricordo se l’ho mai fatto… (anche io sono un’abusatrice dei puntini di sospensione. Ma che siano tre)

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  2. Confesso, mi guardo bene dall’usare il punto e virgola e i due punti, per non sbagliare.
    Forse indugio un po’ troppo con l’esclamativo, sono sicuramente un drogato dei tre punti di sospensione…
    Sono un fan delle frasi corte. I due esempi che hai portato mi fanno girare la testa.

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