Sposta le lune 


Bene: copierò anch’io, allora, le parole. 

Snerverò nel gelo il mio stanchissimo cervello. 

A quest’ora si beveva il calice dopo le strappazzate lenzuola flambé – e.

Non muoverò di un millimetro la diagonale delle gambe; la penombra della divaricazione.

C’è chi fa movimenti obliqui per togliersi dal falò. 

Sposta le lune altrove per stare acquattato nel cono d’ombra. 

Fatico sempre a non stanare chi si rintana. 

Eppure basterebbe una frase appuntita per ottenere la débâcle. Un appuntito stelo. 

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