Svegliarsi con la neve

È davvero da molto tempo che non mi sentivo così felice.

Stamattina mi sveglio e, dopo la bufera notturna, tutto è bianco. La neve è scesa silenziosa su zampe felpate e ha trasformato ogni cosa.

Stanotte ho dormito al piano alto. Giù, in casa mia, ieri hanno istallato una bellissima stufa in ceramica rossa: il suo fuoco scalderà il lungo inverno. Non è possibile soggiornare nei locali alle prime accensioni e, quindi, la zingara ha ripreso la sacca buttato dentro tre cose e ri-salita in quella casa che è stata anche sua per tre anni con lui.

Lui non c’è. E avere tutta una casa a disposizione sopra/sotto non è poi male. In una esperienza di regressione mi ero vista signora in un castello. Chissà: forse ho sempre amato gli spazi ampi.

Ieri nel trambusto di istallazione della nuova stufa e dell’impianto Tv sarò andata su e giù trenta volte.

Quando sono scesa le ultime volte per chiudere le finestre e verificare che la fiamma fosse spenta ho sentito che io già la amo questa “mia nuova casa”.

Oggi è una settimana esatta che ho traslocato.

Il tecnico ieri mi chiedeva il perché della mia scelta – di vivere in questo paesino di montagna – gli ho risposto:

Perché amo il silenzio. Perché amo l’aria pura.

Perché amo svegliarmi la mattina con la neve che fiocca lenta.

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