Bestiario

Naturalmente sull’argomento sono già stati scritti fiumi di parole. Ma non posso farne a meno perché il pensiero mi frulla in testa.

Ci sono uomini bue: tutto il santo giorno brucano e ruminano erba nel loro campicello di campagna. E di tutto il resto non gliene può fregar di meno.

Poi ci sono i felini. Stanno in attesa della preda ore quieti eppure pronti a scattare dilaniare mozzare divorare. Hanno una eleganza innata alla Coco Chanel e una perfidia come Barbablu.

Ci sono le civette. Mia suocera mi diceva sempre: – Sei proprio una civetta. E probabilmente aveva pure ragione.

Ci sono gli uomini cani: fedeli fino alla morte. Ci sono le donne cane ( non cagne visto- chissà perché – l’accezione negativa ): leccano i piedi e le mani del loro padrone.

Ci sono le persone bradipo: non hanno ben compreso il detto ” Non fare domani quello che puoi fare oggi “. Ci mettono una vita a salire e scendere dall’albero. Di pere.

Ci sono le giraffe: dalla loro Altezza Reale non vedono quello che capita sotto.

Ci sono le capre. Fingono di essere morte stecchite con le gambe per aria quando fiutano il pericolo. Piccole pavide.

Ci sono gli elefanti: la lunghezza della loro proboscide è correlata all’interminabile profusione delle bugie che dicono.

L’elenco potrebbe continuare. Se volete aggiungete voi.

Io vi lascio con questa chicca di Sorrentino:

Sentirsi come i gatti, che vivono beati perché non se ne fregano un cazzo di nessuno, badano solo alla ricerca della loro posizione perfetta e soddisfacente sul territorio. Per questo sono così odiosi i gatti. Hanno risolto il problema senza neanche conoscerlo. Un privilegio inaccessibile agli esseri umani”.

Aggiungo i vostri graditi contributi:

*** Per il reparto ” rettilario ” : gli uomini camaleonte in grado di cambiare ad ogni occasione.

Lallib 

*** Aggiungerei le persone sanguisuga: più s’attaccano più ti risucchiano l’anima.

Chiara 

19 pensieri su “Bestiario

  1. ci sono le donne-lepre che temono gli uomini-lupo e si rifugiano dagli uomini-agnello non accorgendosi che sono sempre loro, lupi travestiti.
    vale anche per gli uomini-coniglio che temono le donne-leonesse e si rifugiano dalle donne-pecore non accorgendosi che sono sempre loro, le leonesse travestite.
    ml

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  2. Chissà perché attribuire agli animali le caratteristiche di noi umani. Che colpa ne hanno loro se noi abbiamo dei difetti che poi paragoniamo alla loro indole naturale della quale essi non hanno alcuna colpa?
    Si dà dell’asino a chi non ha cervello, ma l’asino è un animale, che, per sua natura, è più intelligente di alcuni umani che conosco.

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