Dal parrucchiere

novembre4 017

Resto semplicemente a bocca aperta. Non ci posso credere. Non vengo mai di venerdì. In settimana è tutto più calmo, meno clienti. Invece di venerdì tutte le postazioni sono occupate dalle “signore”. Una lavorante sta fonando i fluenti riccioli biondo-castano di una signora che non vedo in viso. Finita la piega fissa con la lacca. Nuvole e nuvole di lacca davanti dietro sopra e a testa in giù. Praticamente c’è nebbia. Ma la signora ne vuole ancora. E ancora. Effetto naturale: mi viene da pensare.

Poi la signora si alza e la vedo emergere dalla cappa fumosa: un viso piatto da sogliola con due occhietti cisposi da topo: orrenda. Si lamenta per dieci minuti con il titolare perché la lavorante non le ha fatto i capelli abbastanza gonfi.

E qui torno e ribadisco la mia teoria nata dopo anni di muta osservazione nel salone del mio parrucchiere: più la donna è brutta più vuole i capelli perfetti, come se avere una bella curata pettinata chioma potesse eliminare lo choc di quando si volta e si vede il viso.

15 pensieri su “Dal parrucchiere

  1. Anch’io sono bellissima: i miei capelli son “spinacini” che si rifiutano di tenere qualsiasi piega e qualsiasi acconciatura. Sotto al rubinetto, shampo e risciacquo, asciugata veloce con l’asciugamano, poi fanno quello che vogliono. Ogni due mesi taglio (sempre lo stesso) dalla parrucchiera che non tenta ormai più di convincermi a cambiare il mio “stile”.
    M’hai fatto ridere, grazie.
    Ti auguro un bel fine settimana.

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    1. In questa epoca di apparenza fissata con lacca e botulino, mi fa davvero piacere non essere la sola ” strana”: io non voglio nemmeno il pettine, lavati e asciugati alla selvaggia. Mi piaccio così, come te. Buon sabato cara Neda e grazie del tuo contributo 😉

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      1. Poi, a settant’anni che sto vivendo, il botulino spero di non trovarlo nemmeno nelle scatole di pomidoro: le mie rughe sono preziose, sono la carta geografica della mia vita, la poesia delle mie risate, i segni delle mie lacrime, le impronte del mio vissuto.
        Buona domenica e grazie a te.

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    1. Infatti. Quel che trovo paradossale è la stridente distanza tra quello che uno è e quello che inutilmente vuole mostrare. La doppia realtà di Giano bifronte. Trovo le donne con i capelli bianchi bellissime.
      Buona giornata cara

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      1. Sai che, a parte gli scherzi, anch’io? Meglio una bella testa sale (tanto) e pepe che certi elmi monocolori. Meglio un bel taglio che sta a posto da solo senza tanti fronzoli. La vita è troppo breve per passarla dal parrucchiere (lo dico molto seriamente)

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