Confronto

Sono cresciuta leggendo il lunghissimo ( 5000 pagine ) diario di Anais Nin e la biografia di Lou André Salomè. Mi è sempre piaciuto sapere di alcune donne che hanno avuto modo di confrontarsi con uomini in un fertile terreno culturale e intellettuale.

Come ho già scritto e detto più volte a me piace il confronto, il dibattito, la discussione, la conversazione. Su ogni tema. A largo raggio. Adoro porre il mio punto di vista e conoscere un diverso punto di vista. Argomentare le mie ragioni e sentire le argomentazioni altrui.

In questa piattaforma mi piace proprio l’interazione. Il commento, contributo, parere. Il dire.

Per questo oggi vorrei porvi una domanda.

Se siete in una relazione di coppia, e scrivete in un sito, avete modo di confrontarvi con il vostro, o la vostra, partner?

Mi spiego meglio: quando scrivete un post lo leggete al vostro lui o alla vostra lei? O, se non ne parlate, lui o lei vi chiede: – Cosa hai scritto oggi?

Per quanto mi riguarda ho vietato la lettura diretta dei miei blog alla persona con cui sono in relazione. Ma, francamente, mi lascia un po’ perplessa l’assoluta indifferenza che noto per cui non c’è mai, ma proprio mai, una domanda, una curiosità rispetto a quel che vado scrivendo qui o là o là.

– Di quale argomento ti sei occupata in questi giorni?

– Cosa hai scribacchiato oggi?

Mai. Come se io non scrivessi. Capita anche a voi questa sensazione che all’altro, alla fine, non interessi proprio quello che scrivete? Indifferenza o una sottile invidia? A quale scopo non chiedere mai?

Riprendendo il punto da cui sono partita: adoro la condivisione e la conversazione. Entrambe le parole hanno un ” con ” che significa “insieme“.

Se sto con, insieme a una persona mi piacerebbe avere un minimo di condivisione e confronto. Anche se non legge i miei post, rispettando il mio volere, mi piacerebbe che ogni tanto chiedesse. Che mostrasse un minimo interesse nei confronti di questo campo che occupa la mia vita e i miei interessi.

Per fortuna qui trovo persone che “perdono tempo” a leggermi e commentarmi. Dove là c’è il deserto ( mai una domanda una curiosità una interferenza ) qui c’è una foresta rigogliosa.

Oggi si celebra la giornata contro la violenza sulle donne. Ho scritto nell’altro blog sul tema. L’indifferenza verso una passione del partner, la totale indifferenza, non è forse anche una piccola sottile forma di violenza? Non è forse più sana e fertile la compartecipazione?

Voi osserverete: Eh, ma se sei stata tu a vietare la lettura, cosa pretendi?

Già: ho chiesto di non essere letta perché Eletta ama scrivere liberamente quello che le passa nella testa senza censure. Sapere che lui mi legge implica già una limitazione della libertà espressiva.

Questo non significa che le porte siano sbarrate al campo. Infatti mi capita sovente di leggergli dei commenti o degli articoli di amici blogger. Ma, nonostante questo, rimane l’assoluta totale indifferenza.

Che ne pensate?

50 pensieri su “Confronto

  1. in un rapporto di coppia l’indifferenza ferisce molto più che l’incomprensione. Lui potrebbe leggerti e non capire, non condividere. Tu magari ti sforzeresti di spiegare ad un lui che non vuole sentire ragioni. Comunque…ci sarebbe il rapporto vivo, autentico. E’ triste che lui non ti legga. Certo, tu glielo hai vietato, ma lui avrebbe dovuto provare ad
    insistere e pretendere di entrare nelle stanze segrete del tuo cuore. Invece non lo fa. Così, anziché convivente, rimane solo ospite nella tua casa interiore.

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    1. Mi piace molto la complicità in un rapporto e la condivisione. Con questa persona non è possibile. Pazienza. Non si può avere tutto. Grazie del commento e buona serata 😊

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  2. Sai una cosa? Penso di non “perdere tempo” se ti leggo, se siamo qui è proprio per condividere- come tu stessa dici – pensieri, sensazioni, emozioni, avventure e sogni. Il mio partner legge (dopo la pubblicazione) ciò che scrivo e talvolta commenta. Io mi sento molto libera in questo mio spazio virtuale e reale insieme, un po’ come te. Ma se non ti fa domande, non prendertela più di tanto, a volte è solo questione di carattere, non indifferenza come può sembrare.
    Ciao e a presto!
    Cristina

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  3. Sarebbe bello aver la certezza di esser letti senza aspettative o peggio complicazioni da ego mal riposto.. purtroppo ho la certezza che quel che scrivo verrebbe letto con occhiali sbagliati.. e allora evito di sollecitare condivisioni che diverrebbero motivo di discussione… può capitare che anche chi ti ama non riesca a reggere il nero che ti porti dentro… ma va bene così.. in fondo mi piace avere una parte della mia anima che appartiene solo a me..

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    1. Sono d’accordo. Siamo molteplici e complessi e, attraverso la scrittura, sveliamo molto di noi. Per quanto mi riguarda sono fin troppo franca sincera e diretta con chi frequento, ma ho una sorta di protezione per quello che scrivo.
      C’è una sorta di disarmonia oggettiva tra chi scrive e chi non scrive.
      Grazie del contributo interessante
      Buona giornata 🍃

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  4. Conosco poche persone che condividono davvero col partner ciò che scrivono in rete. Se ciò che scrivi parte da te, ti rappresenta, sei vero, se la scrittura riflette il tuo profondo ma ne sei geloso mi pare evidente che si desideri restare in qualche modo “anonimi”. Solo così ti senti libero. Ma capisco che in altri casi il bisogno di condividere, di far capire a chi ci sta vicino è essenziale. Ti dirò che spesso chi ci sta vicino non prova indifferenza ma paura, disagio. Sa che dentro la scrittura c’è il tuo mondo sconosciuto e ha paura di incontrarlo.

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    1. Infatti: proprio questo ho appena scritto commentando un altro contributo. Il tema è complesso e mi fa piacere che abbiate dato il vostro parere. Ne è uscito un ottimo confronto variegato. Come in ogni tema caldo le possibili interpretazioni sono molteplici ed è bello ascoltare le diverse interpretazioni.
      Se stai con una persona riservata e taciturna come me, non è il caso di far sapere troppo. Dall’altra parte c’è un riserbo che conviene rispecchiare.
      Grazie e buona giornata
      Eletta

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  5. Vedo che è stato già detto tutto. Per quanto mi riguarda, non mi confronto con mio marito, che però legge il blog dopo la pubblicazione. Poi commenta e spesso critica, ma la versione è la mia (se crede, che si apra un blog suo). Aria Mich ha ragione, parlane al tuo compagno, inutile aspettare che capiscano da soli se qualcosa non va. Infine, le persone che mi sono più vicine (figli, amici cari) non leggono il mio blog, se ne dimenticano … Non so dire quanto mi dispiace, un po’ sì

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  6. La penso al tuo stesso modo!! Anch’io adoro il confronto, adoro le persone che ascoltano veramente e che pongono domande, adoro io stessa porne.
    Penso tu debba dirlo al tuo partner, essere sincera riguardo questa sua indifferenza…

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  7. ho l’abitudine da anni di stampare ogni brano dopo averlo postato e di farlo leggere a mia moglie in modo da discuterne insieme. E ho una sorella che mi legge spesso direttamente dal blog e qualche volta interviene. Per il resto anche chi tra i miei amici o conoscenti sa che scrivo su un blog non è interessato a leggere e io non lo sollecito certo a farlo, perchè mi va bene questa separazione tra i due mondi, con le due eccezioni che ti ho detto.
    ml

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    1. Che bello. Mi piace che ci sia condivisione in molte coppie affiatate. Con il mio ex era così: riuscivamo persino a leggere insieme un libro di filosofia. Ma ogni storia è diversa.
      Grazie del tuo contributo caro e una ottima domenica
      🌸

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  8. Cara(diletta) Eletta,
    innanzitutto premetto che l’immagine, ( una delle tante con cui sei in stretta frequentazione)che è bellissima per il semplice fatto che ha gli occhi grandi e neri, le gote rosse, le labbra carnose ancor di più e i capelli in combutta con gli occhi illuminati.

    Penso che il tuo lui dovrebbe leggere le cose che scrivi perché conoscerebbe non solo te la tua anima anelante e lo spirito indomito, però c’è da dire che tu glielo hai vietato fin dall’inizio.

    Probabilmente in ciò sei tu a essere in contraddizione e non lui.
    C’è da chiedersi perché a suo tempo gli hai posto quel divieto?
    Forse non volevi farti conoscere ancora di più o forse ti saresti sentita più vulnerabile e scoperta nei sentimenti e negli affetti e nelle aspettative?

    Se tu non glielo avessi vietato ti saresti sentita libera … di scrivere ciò che ti passava per il cuore, la mente e la ragione?
    Forse ti sei preoccupata che lui non potesse sapere non solo delle tue storie passate ma delle parole con cui tratti i tuoi racconti?

    A me farebbe piacere che mia moglie leggesse ciò che scrivo ma fino a che punto?
    Poniamo che in un post parlo di un mio amore passato e che quell’amore per Tizia risultasse ancora desiderabile, potrei darmi la licenza di scriverlo sapendo che poi lei lo legga?
    Questo il passato.
    Poniamo invece che la passione di un amore scoppiato da poco, cioè una settimana, fosse l’argomento dell’ultimo post potrei dirle di leggerlo?
    No, credo di no per ovvi motivi.
    Forse il tuo compagno vorrebbe leggerti ma memore del tuo divieto fa l’indifferente.
    Oppure lui legge le tue cose di nascosto. E fa finta di non essere interessato a ciò che scrivi.
    Lui dovrebbe leggerti a dispetto dell’argomento che scrivi.
    Chi scrive non ha confini. Prima che fuori,quelli sono dentro di noi. Si inizia con una stanza, un armadio, un cassetto e via via, dritto al cuore.

    La tua immagine che ho davanti agli occhi e di colei che accanto alla cattedra si interroga, direi che è un a cosa oltre che bella propositiva.

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    1. Che magnifico commento. Tu sei un generoso. E hai argomentato compiutamente. Può essere che mi piace scrivere senza fiato sul collo. Mi sento un po’ anarchica e non voglio avere confini diktat e influenze di nessun tipo nella scrittura. Lui ai tempi mi ha letto. Poi mi ha letto anche di nascosto. Poi ora non so. Quello che a me farebbe piacere è ogni tanto una domanda e condivisione. Come ho scritto nel post.
      Una cosa lieve, leggera.
      Grazie caro amico
      Una bella e buona serata
      🐞🌷🌹🍁

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      1. Scherzo ovviamente, penso alle 5000 pagine.
        Ci proponi un tema che non è facile sciorinare in quattro righe. Io ho scelto di essere anonimo sul blog perché penso che così riesco ad essere più libero nello scrivere, quindi le uniche inter-relazioni riguardo al blog è escusivamente tra anonimi, come fra me e te. Non so dirti se è giusto o sbagliato,. Non voglio nemmeno giudicare la tua condizione che comporterebbe un “farmi gli affari tuoi” che non potrei fare non perchè non si fa ma perchè non ho elementi sufficiente ad esprimere un giudizio che abbia un senso.
        Sempre utile passare di qui 🙂

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  9. Solo pochissime persone, che mi sono vicine, sanno che ho un blog. Loro leggono spesso ciò che scrivo. Alcune volte commentano. Altre no. Alcune ex, per esempio, si incazzavano solamente, perché leggevano cose dedicate a persone che c’erano prima. Molto immaturo. Infatti ora sono ex. 😂

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  10. No, non è una sottile forma di violenza: è rispetto assoluto! E anche le nondomande ne fanno parte! Ma allo stesso tempo capisco la sensazione del “non mi chiede mai niente” perché mi è capitato lo stesso. La vera domanda però è: fa più male se infrangesse il divieto o questa indifferenza? Io credo che di fronte a una cosa così interessante avendo un divieto dovrei anche io allontanarmene completamente e fingere che non esista

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    1. Può darsi che questo sia il motivo alla base. Mi piacerebbe che lo fosse perché la sensazione che venga completamente ignorato un mio campo basilare e vitale, non è per niente piacevole.
      Grazie del commento
      Eletta

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  11. Il mio Lui sa del blog. Anzi è l’unico a saperlo. Anzi, ho riaperto un blog dopo tanto tempo su sua sollecitazione. Quindi legge cosa scrivo, e io cosa scrive Lui. Spesso non ci commentiamo (nel blog mai). Ci limitiamo a un silente sorriso. Però c’è condivisione :).
    Poi, come dice Marcello Comitini in un commento più sopra, il tuo Lui potrebbe rispettare il tuo divieto. Anche se quel senso di indifferenza che lascia un po’ infastidisce. 🙂

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    1. Bello sapere che c’è condivisione. L’importante è che poi ciascuno si senta libero di scrivere quello che desidera. Tengo troppo alla libertà nella scrittura e so, per come sono fatta, che essere letta dal mio lui mi limiterebbe molto, essendo il mio blog anche diaristico. Dipende dal taglio che si vuol dare. Io scrivo un po’ di tutto. Anche di quel che sento, provo, nel privato. Mi piace avere interlocutori come voi: esterni.
      Grazie del tuo apporto e una buona giornata 🐞🌷🌸

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      1. Interlocutori accoglienti e non giudicanti 🙂 Ho aperto questo blog nel tentativo di uscire da me stessa, dalla mia eccessiva riservatezza. Ci riuscirò,non so …ci sto provando. Buona giornata anche a te 🙂 🙂 🙂

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  12. Penso che l’interesse per l’altro sia una splendida risorsa di cui purtroppo alcune persone non dispongono; se la persona carente di interesse per l’altro è per le sue passioni è il proprio partner prima o poi bisogna farci i conti, forse, o forse meglio di no..🤗

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    1. I conti, purtroppo, li devo fare quotidianamente. Forse è della persona matura e forte sopportare, senza però mai tacere: le medesime argomentazioni qui espresse sono già state presentate al tipo in questione. Come scrive Marcello, non sono certo un tipo ” morbido “, ma so anche soprassedere.
      Buona giornata cara Lucia 🌹

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  13. E se fosse un segno di rispetto verso la sua compagna che possiede capacità (di scrivere) che lui non possiede? O semplicemente rispetto per quella forma di pudore (timidezza) che ha intravisto nel tuo divieto a leggere i tuoi scritti?
    Mi permetto di fare una notazione personale ( che spero non tu non ritenga un’invasione di campo): da quel che scrivi non mi sembra che tu abbia un carattere “docile”. Se così fosse, nessuno vorrebbe infrangere le tue regole!!

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    1. È vero Marcello: sono piuttosto terribile 😜. Ti assicuro che, comunque, la persona del caso non trema davanti a me.
      Apprezzo la tua visione positiva.
      Mah.
      Buongiorno 🌷🌹🌸 e grazie di essere passato a dire la tua

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      1. So di non averti consolato e forse d’averti indispettito. Non occorre tremare difronte all’altro per rispettarlo. Basta un pizzico d’amore.
        Comunque la mia non è una visione ottimistica (o positiva, come tu dici): sottolinea invece che anche amati la solitudine è profonda.

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        1. È vero. Non mi hai indispettito, per niente. Se dico che amo il dia-logo e confronto, vuol dire che accetto anche le eventuali critiche o pareri contrastanti. Altrimenti parlo a fare? Mi piace essere coerente.
          Ciao Marcel

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  14. Di solito è il contrario.
    Credo di far parte della maggioranza di persone che scrive qui proprio per non avere alcun raccordo e riferimento con la vita reale, come via di fuga, refugium peccatorum, ecc.
    Di conseguenza, non ci penso neanche lontanamente a dire a chi mi conosce nella vita reale che io scrivo qui. Con una sola problematica eccezione, che forse è l’ennesimo mio errore.

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    1. No. Così è anche per me. Per questo scrivo sotto nickname. Solo una amica e mia figlia sanno. Gli amori normalmente mi trovano curiosando in rete in base ad argomenti che butto lì. Poi, una volta trovata spulciano pagine e pagine per “capire chi sono”: per questo devo dare uno stop. Peccato che poi è come se non scrivessi.
      Come sempre, in tutto è questione di misura.
      Vedi: oggi stranamente siamo più o meno sulla stessa linea 😀😀😀
      Ciao e grazie per aver con-diviso

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  15. Nessuna delle persone che mi conosce nella realtà vicine o distanti che siano da me, ma anche vicinissime a me, si sono mai avvicinate alla mia scrittura. Se non in rarissimi casi. E’ mancanza di interesse e curiosità. Violenza non direi. Non mi sento aggredita anche se l’indifferenza aggredisce, è vero, ma in questo caso basto a me stessa. Quindi non ci do alcun peso. Il problema è di chi sceglie di conoscermi a 3/4. …

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    1. Anche per me è mancanza di interesse. Noi siamo quel che siamo: compresi i nostri interessi, che poi sono il sale della vita. Se io sto con un fotografo amo vedere i lavori che fa, dirgli il mio parere. Lo stesso vale se sto con un pittore. O un agricoltore.
      Grazie per la tua condivisione. Almeno so di non essere unica.
      Buona giornata 🌷

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