Il ciclista magico

Ho un ciclista magico. Lo vedo quasi tutti i giorni e stasera, facendo la rotonda, a momenti l’ho investito. Ho riso tantissimo e penso che lui abbia pensato che io sia pazza o sadica. È che lui mi sorprende ogni volta che appare. È una visione che incanta per il grande status surreale.

Il corpo è dritto e come fatto di lamiera: un tutt’uno con la bici. I capelli, lunghi, per la velocità sono sempre al vento come la fluente barba. Oggi portava un baschetto alla Dalla. Va veloce. Fila via. Sembra sempre in discesa non l’ho mai visto curvo a pedalare: sembra sospinto dal vento. È un cartoon una silhouette uno schizzo un’immagine di cartone ritagliata e incollata sullo sfondo.

Non so quanti anni abbia forse sessanta, forse quaranta. Se ne va in giro a saettare. Fa la sua volée e poi scompare.

Magnifico ometto che traccia traiettorie sulla mia via e mi regala sempre un sorriso divertito. Se non lo vedessi più il paesaggio avrebbe un incanto minore.

8 pensieri su “Il ciclista magico

  1. E’ don Donchisciotte redivivo, sa che tu sei una scrittrice e fila attorno a te, per regalarti immagini … affinché tu scriva e fantastichi … altri mulini a vento. E nel caso incontrassi Dulcinea del Toboso, mettici una buona parola per una festa allargata.

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